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  • Un po' Donnarumma, un po' Chilavert: ecco chi è Vanja Milinkovic-Savic

    Un po' Donnarumma, un po' Chilavert: ecco chi è Vanja Milinkovic-Savic

    • Andrea Piva
    Il Torino che in barba ai pronostici sta disputando un cammino perfetto in Coppa Italia ha un protagonista ben preciso: Vanja Milinkovic-Savic. Il “Donnarumma serbo” lo aveva soprannominato Urbano Cairo al momento dell'acquisto, paragonandolo al più celebre dei fratelli portieri del Milan, “un Antonio Donnarumma che ce l'ha fatta” lo hanno invece battezzato scherzosamente su Twitter alcuni utenti della rete per via del più famoso parente Sergej, centrocampista della Lazio. Ma contro la Roma Vanja Milinkovic-Savic ha dimostrato di essere ben più del fratello meno famoso del centrocampista biancoceleste: il paragone con il numero 99 del Milan è probabilmente azzardato, ma anche quello con Antonio Donnarumma non sembra reggere.

    LE PARATE E LE PUNIZIONI ALLA CHILAVERT - Contro la Roma Milinkovic-Savic ha parato tutto ciò che poteva parare, anche qualcosa in più come il calcio di rigore a Dzeko. Solamente Schick nel finale è riuscito a batterlo, ma sulla conclusione dell'attaccante ceco l'estremo difensore granata non poteva farci nulla. Se nel turno precedente aveva dimostrato di saperci fare con i piedi - la splendida punizione alla Chilavert, calciata dai trenta metri contro il Carpi con il pallone che si è stampato sulla traversa, è ancora davanti agli occhi di tutti i tifosi granata - negli ottavi di finale ha dimostrato di essere bravo anche a utilizzare le mani: una dote, questa, ancora più importante per un portiere. D'altronde se persino una squadra come il Manchester United aveva provato ad acquistarlo, senza però riuscirci per via del passaporto serbo e delle regole restrittive che ci sono in Inghilterra per l'acquisto dei calciatori extracomunitari, un motivo ci sarà.

    NON È SOLO IL "FRATELLO DI" - Il Torino ne ha ufficializzato l'acquisto lo scorso gennaio, prelevandolo dal Lechia Danzica per circa 3 milioni di euro e riuscendo a battere la concorrenza di Ajax e Benfica. Prima di arrivare in granata, Milinkovic-Savic si era messo luce con le nazionali giovanili della Serbia: nel 2015 ha vinto il Mondiale Under e lo scorsa estate è stato protagonista all'Europeo Under 21 (essendo un classe 1997 fa ancora parte della selezione giovanile della nazionale balcanica). È arrivato in serie A seguendo anche il consiglio del fratello Sergej e ora, attraverso le buone prestazione in Coppa Italia, sta cercando di togliersi di dosso la scomoda etichetta di “fratello di...”.

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