Calciomercato.com

  • Una Lazio a due volti mette le mani sulla Champions: batte l'Udinese grazie al genio Luis Alberto

    Una Lazio a due volti mette le mani sulla Champions: batte l'Udinese grazie al genio Luis Alberto

    • Alberto Polverosi
    Vittoria e terzo posto, con l’Inter scavalcata ora a -2. Per la Lazio è stata probabilmente la giornata decisiva per l’aggancio alla Champions League che ora è distante solo 2 punti (da conquistare contro Cremonese, domenica prossima, o Empoli, avversaria dell'ultima giornata), ma potrebbe diventare ufficiale domani in caso di penalizzazione della Juventus. La squadra di Sarri ha giocato due partite, la prima grigia, la seconda a colori. Una differenza incredibile fra il primo e il secondo tempo. Poco calcio, con poco ritmo, poca velocità, poca aggressività, poco di tutto, nei primi 45' al Friuli si sono divertiti solo gli amanti del possesso palla a oltranza. L’Udinese, vincendo, avrebbe avuto la possibilità di dare ancora un senso al finale della sua stagione, con 49 punti sarebbe arrivata a -3 dall’ottavo posto (che in attesa dei tribunali juventini strizza l’occhio alla Conference League) oggi occupato dal Monza. Ma ai 3 punti era ancora più interessata la Lazio che, dopo la sconfitta pomeridiana dell’Inter al Maradona, aveva l’occasione di un sorpasso e di un aggancio al terzo posto, a -1 dalla Juve attesa domani dall’Empoli e soprattutto dalla prima sentenza. Eppure su tutt’e due fronti, silenzio assoluto.

    SOLO BUONE INTENZIONI - La Lazio ha mollato il 16 marzo scorso, oltre due mesi fa, la corsa nella Conference per riservare ogni energia alla lotta a un posto in zona-Champions. Con una partita a settimana il calcio di Sarri, pensavano tutti a cominciare da chi scrive, avrebbe avuto il sopravvento. Nelle intenzioni del tecnico è un calcio fatto di idee, di ritmo, di proposte offensive, ma da più di un mese a questa parte erano rimaste solo intenzioni. Al Friuli si era presentata con appena 4 punti conquistati nelle ultime 5 giornate e anche stavolta, in quei primi 45', è sembrata una squadra stanca, incapace di sprintare ancora. Qualche spunto di Milinkovic, qualche guizzo di Luis Alberto, poco altro. Nei primi 45' solo due buone occasioni, la prima capitata a Immobile con un colpo di testa, su assist di Zaccagni, deviato oltre la traversa da Silvestri; la seconda con Ciro che si è trasformato in uomo-assist per consegnare un pallone d’oro a Luis Alberto che dal limite l’ha fatto uscire di niente. Dall’Udinese solo un guizzo, con una conclusione di Lovric da ottima posizione finita in curva.

    COME CAMBIA LA CORSA CHAMPIONS DOPO I SUCCESSI DI LAZIO, MILAN, ATALANTA E IL KO DELL'INTER

    LA SVEGLIA SUONA CON PEDRO -  E’ cominciata nel secondo tempo una nuova, bellissima storia per la Lazio. Il primo cambio di Sarri è stato quasi obbligato, a inizio ripresa fuori Felipe Anderson per l’ammonizione che pesava sulle sue spalle e dentro Pedro. Lo spagnolo ha suonato la sveglia ed è iniziata la vera partita della Lazio. Altra faccia, altre gambe, altra voglia. In definitiva un altro calcio, il calcio di Maurizio Sarri. La sua squadra si è impossessata del campo e ha spinto fuori partita l’Udinese. Il calcio che tutti riconoscono al tecnico toscano è finalmente emerso in tutto il suo splendore, ritmo, tocchi di prima, colpi di una tecnica raffinata, quella di Luis Alberto, di Milinkovic, di Zaccagni e di Pedro. Prima palla-gol dopo 3': Pedro-Immobile, prodezza di Silvestri. Seconda al 5': triangolo Luis Alberto-Milinkovic-Luis Alberto anticipato di un soffio. Terza al 6': Vecino dal limite, palla fuori di pochissimo. Infine il vantaggio. Altra grande azione: Zaccagni per Luis Alberto che si è smarcato in area, tocco per Immobile steso da Masina. Rigore e gol di Ciro. Che così diventa il terzo giocatore a partecipare a 200 reti (162 gol e 38 assist) con una singola squadra in Serie A, dopo Totò Di Natale (255 con l’Udinese) e Francesco Totti (244 con la Roma) dal 2004-05 a oggi.

    LA CLASSE DI LUIS ALBERTO - La Lazio non ha smesso di attaccare, illuminata dal genio di Luis Alberto ha messo in crisi l’Udinese. Da angolo calciato dallo spagnolo, Romagnoli ha staccato di testa e centrato il palo. I friulani non riuscivano più a recuperare palla, abbagliati dal calcio stupendo dei loro avversari stentavano a mettere insieme uno straccio di azione. Sottil ha provato a rientrare in partita con Nestorovski e Zeegelaar al posto di Udogie (ammonito, salterà la trasferta di Salerno) e Arslan. Niente da fare, la Lazio era ancora padrona. Strepitosa la palla-gol che Luis Alberto ha regalato a Milinkovic: da applausi anche l’intervento di Silvestri. Un solo difetto in quel fantastico secondo tempo della Lazio, non arrivava il meritato raddoppio per chiudere la partita e così ha tremato, anche se solo per pochi attimi, quando Nestorovski ha segnato però in chiara posizione di fuorigioco.



    IL TABELLINO

    Udinese-Lazio 0-1


    Marcatori: 61′ rig. Immobile (L)

    Ammoniti: 22′ Felipe Anderson (L), Udogie (U), Pereyra (U), Bijol (U)

    UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Perez, Bijol, Masina; Pereyra, Arslan (70′ Nestorovski), Walace, Lovric, Udogie (70′ Zeegelaar); Samardzic (87′ Thauvin); Beto (87′ Vivaldo).
    A disp.: Padelli, Piana, Zeegelaar, Abankwah, Buta, Thauvin, Nestorovski, Semedo, Guessand, Centis, Russo, Bassi.
    All. Sottil

    LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson (45′ Pedro), Immobile, Zaccagni (87′ Basic)
    A disp.: Maximiano, Adamonis, Marusic, Patric, Radu, Gila, Basic, Bertini, Gonzalez, Cancellieri, Pedro.
    All.: Sarri.

    Arbitro: Pairetto.
    Assistenti: Lombardo – Pagliardini
    IV Uomo: Baroni
    VAR: Guida
    AVAR: Giua.

    Altre Notizie