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  • Perla di Zielinski, al Napoli basta il pari: in Europa avanti tutte le italiane tranne l'Inter

    Perla di Zielinski, al Napoli basta il pari: in Europa avanti tutte le italiane tranne l'Inter

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il “Maradona” ha debuttato con un pareggio che per il Napoli e per la Real Sociedad vale la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Il nuovo titolare dello stadio avrebbe preferito iniziare con una vittoria, ma può andare bene anche così. La sua vecchia squadra ha lottato fino ai minuti di recupero quando ha incassato il gol dell’1-1. Ha lottato e giocato contro un avversario molto forte, tatticamente e tecnicamente, non a caso secondo nella Liga. Due dati spiegano la difficoltà di questa partita: la Real Sociedad ha concluso il doppio del Napoli (16 tiri a 8) e ha avuto un possesso palla pari al 59 per cento. Soprattutto i primi 25 minuti sono stati molto complicati per la squadra di Gattuso. La formazione basca aggrediva fino alla soglia dell’area di rigore ben sapendo che gli azzurri avrebbero per forza iniziato l’azione col palleggio basso fra Ospina, Koulibaly, Bakayoko e Fabian Ruiz: schierando in attacco i tre piccoli (Lozano, Mertens e Insigne), al Napoli era vietato il lancio lungo. Quindi gli spagnoli erano assiepati davanti all’area alla ricerca immediata della palla.

    REAL DI LIVELLO - Squadra tecnica, aggressiva, intelligente nei movimenti, con una chiara identità tattica (per molti aspetti ricordava proprio il Napoli), la Real ha prodotto un notevole sforzo iniziale. Zubimendi la  guidava schiacciandosi fra i due centrali, più o meno come faceva Bakayoko dall’altra parte, tantoché pure i moduli erano uguali: 4-1-4-1. Agli spagnoli mancavano i due elementi di maggior rilievo, il talentuoso David Silva e il capocannoniere della Liga, Oyarzabal, ma facevano lo stesso paura. Hanno avuto una buona occasione con Willian José (respinta di Ospina) e una clamorosa con Portu, capace di mettere fuori la palla a porta libera su assist di Januzaj.

    LA RESISTENZA DI BAKAYOKO - Per fortuna del Napoli, nel lungo periodo di sofferenza ha resistito Bakayoko cha protetto la difesa col fisico e l’esperienza. Era sempre nel posto dove c’era bisogno di lui. Ed è stato proprio l’ex milanista a dare il via alla risalita della sua squadra con la prima conclusione pericolosa finita sull’esterno della rete. Al Napoli mancava quasi completamente il contributo dei tre attaccanti, in particolare di Lozano, non a caso Nacho Monreal, partendo da dietro su quella fascia, creava  gioco e pericoli. Tuttavia, nell’unico spunto del suo primo tempo, il messicano avrebbe meritato un finale diverso: Mertens lo ha lanciato in contropiede e mentre stava entrando in area Zubeldia lo ha steso. Poteva starci il rosso per aver interrotto una “chiara occasione da gol”, invece l’arbitro israeliano Grinfeld ha indicato la bandierina del calcio d’angolo. In quell’occasione, l’unico ammonito è stato Mertens che ha protestato. L’assenza del Var, nei gironi di Europa League, in questo caso ha penalizzato il Napoli.

    LA SASSATA DI ZIELINSKI - Il Napoli ha preso un po’ di coraggio, è entrato sulla scena Zielinski ed è arrivato il gol. Un tiro del polacco è stato deviato in angolo e da quell’angolo la respinta di testa di Willian José è finito proprio sul piede di Zielinski, lasciato colpevolmente libero al limite dell’area: botta secca sul secondo palo e Napoli in vantaggio.

    ANCORA REAL - La ripresa è iniziata come il primo tempo, con la Real a danzare davanti all’area napoletana. La forza dei baschi era sulle due corsie, con le continue sovrapposizioni dei due terzini, Nacho Monreal e Gorosobel entrato a inizio ripresa. Lozano era troppo distante dalla partita e nemmeno Insigne dava assistenza (come invece fa di solito) alla fase difensiva. Merino, la mente e la tecnica di questa squadra, ha avuto la palla buona (da Portu) per pareggiare ma il suo sinistro è uscito di poco.

    GLI ASSIST DI MERTENS - Il Napoli ha scelto (o meglio, è stato indotto a scegliere...) il contropiede per farsi pericoloso. E’ stato il momento di Mertens in versione uomo-assist. Come era già successo nel primo tempo, il belga ha lanciato due volte Lozano incapace però di concretizzare due belle giocate del suo compagno. A 20' dalla fine Gattuso ha cambiato la squadra con tre sostituzioni: Petagna per Mertens, Politano per Lozano e Demme per Bakayoko. Poco dopo è entrato anche Elmas al posto di Zielinski e infine Ghoulam per Mario Rui. L’ultima mossa sarà dannosa. La Real ha continuato ad attaccare fino all’ultimo istante, l’AZ Alkmaar stava pareggiando a Fiume contro il Rijeka e con un gol i baschi si sarebbero qualificati. E’ cambiato tutto, a favore dei baschi, dopo il 90': il Rijeka è tornato in vantaggio più o meno quando Willian José ha pareggiato sfruttando una disattenzione in area di Ghoulam. Gli ultimi 3' sono trascorsi senza giocare. 
    Il Napoli ha chiuso il girone da capolista con 11 punti. Dopo Juve, Lazio, Atalanta, Roma e Milan è la sesta squadra italiana a qualificarsi nelle coppe. E’ rimasta fuori solo l’Inter
    , che è pure l’unica a non avere un gioco europeo. 

    IL TABELLINO:
    Napoli-Real Sociedad 1-1 (1-0 primo tempo
    Marcatori: 35' p.t. Zielinski (N), 46' s.t. Willian José (R). 
    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (37' s.t. Ghoulam); Fabián Ruiz, Bakayoko (25' s.t. Demme), Zielinski (29' s.t. Elmas); Lozano (25' s.t. Politano), Mertens (25' s.t. Petagna), Insigne. All. Gattuso. 
    REAL SOCIEDAD (4-3-3): Remiro; Zaldua (1' s.t. Gorosabel), Zubeldia, Le Normand (33' s.t. Sagnan), Monreal (33' s.t. Munoz); Guevara (33' s.t. Isak), Zubimendi, Merino; Januzaj, Willian José, Portu (11' s.t. Berrenetxea). All. Alguacil. 
    Arbitro: Grinfeeld (Israele). 
    Ammoniti: 24' p.t. Mertens (N), 38' p.t. Zubimendi (R), 41' p.t. Lozano (N), 13' s.t. Fabián Ruiz (N), 23' s.t. Le Normand (R), 36' s.t. Zubeldia (N). 

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