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  • Under 21, Nicolato: 'Giovani nei club? Tasto dolente, in Italia distruggiamo le ambizioni dei ragazzi, siamo indietro!'

    Under 21, Nicolato: 'Giovani nei club? Tasto dolente, in Italia distruggiamo le ambizioni dei ragazzi, siamo indietro!'

    Le verità di Paolo Nicolato. Il ct dell'Under 21, nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, racconta: "Dire che gli italiani sono meno affamati degli altri mi sembra un modo per giustificare le nostre incapacità. Dobbiamo trovare gli strumenti per tirare fuori qualcosa in più da tutti. Tante volte siamo noi a distruggere le ambizioni dei ragazzi. E poi diciamo che non hanno fame. Intanto siamo di fronte a un c.t. come Mancini, al quale non interessa l’età, ma la qualità dei calciatori. Dovrebbe essere così per tutti, anche nei club. Ma è un tasto dolente. Quello che fa la differenza non sono i picchi di qualità, ma la quantità di giocatori tra i quali poter scegliere: non possiamo parlare di una svolta basandoci sulle eccezioni, dobbiamo guardare al lungo periodo. E oggi rispetto a Inghilterra, Francia, Spagna e Germania, ma anche Olanda e Portogallo, siamo indietro, per noi un giovane ha 20 o 21 anni, ma a quell’età in altri tornei hanno un chilometraggio molto superiore: si comincia a 17-18".

    SU TONALI - "Un momento normale, di un ragazzo di grande qualità arrivato in una società prestigiosa, con compagni molto forti: Sandro saprà ritagliarsi spazio, perché è un ragazzo di grande equilibrio, non si fa condizionare, è serio e capisce i momenti sia sul campo che fuori. Si sa adattare ed è uno che parla poco e pedala tanto".

    SU KEAN - "Ne faccio un discorso di convenienza: più si gioca, meglio è. E mi pare che al Psg stia avendo le sue chance, ad altissimo livello, ritagliandosi spazio e di conseguenza anche considerazione".

    SU SCAMACCA - "Ha grandissime qualità fisiche, e allo stesso tempo è molto coordinato, ha tecnica e un tiro di altissimo livello. All’estero forse avrebbe già giocato di più, ma ripeto: in questo periodo ci stiamo accorgendo che i giocatori buoni ci sono. Però hanno bisogno di uno sbocco".

    SULL'EUROPEO - "Certo che ce la giochiamo. E quanto ai favoriti è presto per parlarne, ci sono troppi fattori, compreso l’Europeo dell’Italia di Mancini una settimana dopo. Nell’emergenza abbiamo allargato le conoscenze e seguito giocatori che sono tornati utili, come ad esempio Maleh del Venezia, mezzala mancina. Abbiamo 60 ragazzi tra cui scegliere".

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