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  • Usa show ai Mondiali U20. C'è il Milan su Cowell, ecco chi sono gli altri che puntano due Coppe del Mondo

    Usa show ai Mondiali U20. C'è il Milan su Cowell, ecco chi sono gli altri che puntano due Coppe del Mondo

    • Simone Gervasio
    Quattro partite e quattro vittorie, dieci gol fatti e nessuno subito. Quella degli Stati Uniti nel Mondiale U20 in corso di svolgimento in Argentina è molto simile a una cavalcata inarrestabile. I giovani Yankees sono già ai quarti di finale e aspettano la prossima avversaria, da scoprire tra Gambia e Uruguay che si affronteranno stasera. Finora Ecuador, Figi, Slovacchia e Nuova Zelanda non sono stati grossi ostacoli per una nazionale promettente, ambiziosa e dal futuro radioso.

    AI QUARTI - L’ultimo hurrà è arrivato con un netto poker rifilato agli oceanici: 4-0 con reti di Wolff, Cowell, Che e Pukstas. Un trionfo che pone la nazionale a stelle e strisce per la quarta volta consecutiva nei quarti di questa competizione. Un trofeo sempre sfuggito e che, mai come ora, pare raggiungibile per una squadra che ha nel mirino anche i Mondiali, quelli senior, da disputare in casa, insieme a Messico e Canada, nel 2026. I ragazzi di Varas hanno tutto quello che serve per fare ancora tanta strada e per farsi conoscere dal grande pubblico, quello che poi li vedrà brillare anche nella Nazionale maggiore. “Già solo essere alla Coppa del Mondo è una motivazione enorme. Rappresentiamo il nostro Paese ed è un onore per noi e una responsabilità. Vogliamo far vedere a tutti di cosa siamo capaci e tornare a casa fieri”, ha detto il ct dopo il successo agli ottavi. Per la sfida dei quarti bisognerà attendere domenica, poi il tabellone prevede un succoso scontro in semifinale con il Brasile. Ma la strada per il successo è ancora lungo e gli americani non possono distrarsi.

    COWELL ACCOSTATO AL MILAN: LA SUA STORIA

    GRUPPO - Come hanno detto loro stessi ai media dopo la vittoria sulla Nuova Zelanda, è il gruppo il loro segreto. “Ci sentiamo una famiglia, ci vogliamo bene e non importa chi gioca, conta la squadra”, ha detto Luna nel post partita. Una squadra di amici, una forza quella del gruppo da portare fino ai prossimi Mondiali, quelli che si svolgeranno tra tre anni e che potranno vedere questi giovani ragazzi prendersi i riflettori più importanti. Il tempo delle eliminazioni è finito (ne sono arrivate tre consecutive ai quarti in questa competizione) mentre altrettante sono le vittorie filate al torneo Concacaf. Nessuna grande stella, un collettivo forte e unito fatto di giocatori già maturi nonostante l’età, grazie alle tante partite giocate in Mls.

    STELLE - Solidi dietro e spettacolari davanti, gli Usa si sono cementati sul blocco dei Philadelphia Union (McGlynn, Sullivan e Craig) e hanno affidato le proprie fortune a Slonina, Luna e Cowell. Il primo è il portiere, una certezza che il Chelsea non si è fatto scappare, pagandolo 10 milioni. Ci sono le sue mani sul girone perfetto statunitense, cui è seguito un altrettanto spettacolare quarto di finale a Mendoza. Unico nel torneo, Slonina non ha subito gol e, anche grazie a una super difesa, ha anche incassato pochi tiri verso la sua porta e pochissime occasioni da gol. L’ex Chicago Fire è una promessa del ruolo da anni. È forse il giocatore più riconosciuto e riconoscibile del gruppo americano e ha già un’ottima esperienza al livello senior. Approdato al Chelsea a gennaio, non ha avuto grandi occasioni per mettersi in mostra ma quello che si vede in campo è un anticipo di un ragazzo che farà strada. Atletico, sicuro e autorevole, Slonina si è segnalato anche per le sue grandi abilità comunicative.

    TALENTI - A creare invece è tutto nelle mani di Luna e Vargas. Diego Luna ha iniziato a tirare i primi calci a El Paso, Texas. È qui che si è fatto un nome e si è fatto notare dagli osservatori del Real Salt Lake e dell’Academy del Barcellona. Un motorino incessante, dribbling e creatività al servizio dei suoi compagni. Il numero dieci della squadra che gioca da punta, pressa gli avversari e crea occasioni per gli attaccanti, con Cowell su tutti. I due hanno creato una coppia perfetta che ha fatto le fortune della selezione. Il secondo è il più giovane della rosa, gioca ai Seattle Sounders ed è una eterna promessa del calcio statunitense. Di Vargas si dice un gran bene fin dai 15 anni quando debuttò col suo club, guadagnandosi la convocazione della nazionale a 16 anni. A frenarlo c’è stato però un brutto infortunio alla schiena che lo ha tenuto ai box per diversi mesi. Ora lo stop è alle spalle e Vargas è tornato il giocatore che prometteva di essere: tecnico, con grandi guizzi e preciso nei passaggi. Una guida tecnica per i suoi.

    PIACE AL MILAN - Il migliore nelle prime quattro è stato senza dubbio Cade Cowell. Attaccante dei San Jose Earthquakes, il diciannovenne, seguito anche dal Milan, ha segnato già 3 reti ed è il vicecapocannoniere del torneo alle spalle di Casadei. Partendo da sinistra, l’attaccante è abile ad accentrarsi e tagliare verso la porta. Da qui poi è letale e fortissimo fisicamente, un uomo in mezzo ai bambini. Lanciato a 15 anni dal suo ex allenatore Matias Almeyda, ha già dei gettoni con la Nazionale maggiore. Come i suoi compagni è in rampa di lancio e per i giovani Yankees ora come limite resta solo il cielo.

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