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  • Verdi è da Milan, Baselli ancora no

    Verdi è da Milan, Baselli ancora no

    La sfortunata amichevole di Benevento persa dalla nostra Nazionale Under 21 contro i parietà della Serbia ha lasciato tanti dubbi nella testa del ct Luigi Di Biagio in vista del campionato Europeo di giugno in Repubblica Ceca. Trattandosi dell'ultimo test prima degli impegni ufficiali della prossima estate, che mettono in palio anche 4 posti per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, il netto passo indietro sul piano del gioco dopo la bella prova di venerdì scorso contro la Germania va considerato un campanello d'allarme, un monito su quello che non andrà fatto a giugno, quando il margine di errore sarà ridottissimo.

    BASELLI E VERDI - Nella formazione mandata in campo ieri sera dall'ex centrocampista di Roma ed Inter c'erano due ragazzi di sicura prospettiva, Daniele Baselli e Simone Verdi, legati da un destino comune, quello di essere nei discorsi del Milan in vista della ricostruzione della prossima estate. Il trequartista oggi in forza all'Empoli e in comproprietà tra i rossoneri ed il Torino, è cresciuto proprio nel settore giovanile milanista, mentre Baselli, dopo essere stato trattato con l'Atalanta a gennaio, è uno dei nomi più caldi per il centrocampo del domani.

    IL FIGLIOL PRODIGO - Chiamato a rimpiazzare l'infortunato Bernardeschi nelle ultime due sfide amichevoli e alternativa di lusso nel caso in cui il giocatore della Fiorentina non recuperasse in tempo utile per l'Europeo, Verdi si è ripreso con l'Under 21 quella ribalta che a Empoli ha perso col ritorno proprio dal Milan di Saponara. 3 gol stagionali e 2 assist in 24 partite il suo score e una dimostrazione di personalità e di maggiore solidità atletica importante rispetto ai suoi trascorsi rossoneri che ne fanno un elemento da seguire con interesse in vista dell'anno prossimo, con un Milan più giovane e italiano. In comproprietà col Torino, i due club si siederanno presto attorno ad un tavolo per decidere il da farsi.

    BASELLI NON E' PRONTO - Chi rischia di perdere posizioni nella classifica di gradimento del club di via Aldo Rossi è invece Baselli, offuscato oltremisura all'Atalanta dalla crisi della formazione nerazzurra, che gli ha sempre preferito il più esperto Cigarini sia con Colantuono che con Reja. A 23 anni compiuti, il regista bresciano non ha ancora completato il suo percorso di maturazione; oggi, sotto il profilo squisitamente tattico, non si è ancora affermato nè come playmaker davanti alla difesa nè come mezzala. E, sotto il profilo del carattere, ad oggi non ha dimostrato di possedere quei requisiti necessari per sgomitare in una squadra di prestigio come il Milan. La confusione che regna sovrana a proposito della scelta del nuovo allenatore al posto di Inzaghi e l'inserimento nelle ultime scorse settimane del Sassuolo potrebbero portare la società rossonera a rivedere le sue valutazione sul talento atalantino.


    Andrea Distaso
     

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