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  • Violamania: asta deserta per lo stadio Franchi. Ennesimo disastro all’orizzonte?

    Violamania: asta deserta per lo stadio Franchi. Ennesimo disastro all’orizzonte?

    • Filippo Caroli
    Della questione stadio a Firenze se ne dibatte ormai da decenni. E fra progetti bocciati, piani di restyling, demolizioni, soprintendenze che si mettono di traverso, la città sembra quasi rassegnata all’idea che questa situazione trovi una soluzione definitiva. Un breve recap della storia recente sotto la guida di Rocco Commisso: la Fiorentina propone un piano di restauro per il Franchi, piano bocciato dal comune per l’impossibilità di buttare giù le curve. Il Comune propone allora al patron la costruzione di un impianto ex novo alla Mercafir, soluzione considerata per costi non percorribile dalla Fiorentina che a quel punto propone l’ipotesi Campi Bisenzio, anch’essa bocciata dal Comune. Infine, il progetto di rifacimento coi soldi europei, una parte dei quali, revocati. La notizia di oggi, clamorosa, è che nessuna azienda ha presentato offerte per aggiudicarsi l’appalto del progetto di restauro dell’impianto di Pier luigi Nervi.

    NO PROBLEM – Il Comune, stando a quanto riferito in una nota ufficiale, ostenta una certa tranquillità a riguardo: “Oggi alle 13 è scaduto il termine per la presentazione delle offerte nell’ambito della procedura ristretta per appalto integrato per progettazione esecutiva e realizzazione lavori allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Non sono state presentate offerte. La gara deserta era una delle opzioni che il Comune aveva considerato e alla quale l’amministrazione era preparata. Quindi si va avanti con una diversa procedura senza perdere tempo. La nuova road map prevede appalto di lavori su progetto esecutivo”

    SI RIPARTE? – Sentimenti decisamente diversi quelli che si respirano in città con l’ennesimo inciampo in una situazione che ha trovato fin dall’inizio difficoltà non indifferenti nel suo sviluppo. Starà ad Arup (lo studio che ha presentato il progetto preliminare) adesso redigere il progetto esecutivo e, nei prossimi mesi, sarà indetta una nuova asta. Cosa succederà se anche in quel caso nessuna azienda presenterà offerte? In tutto questo ricordiamo che i fondi europei del PNRR (quelli ancora a disposizione per il progetto) sono vincolati da tempistiche estremamente stringenti e che non lasciano spazio, almeno per ora, a deroghe: o i lavori si svolgono interamente nei tempi previsti o dall’Europa non arriverà un soldo. A Firenze tutti si augurano che quest’annosa vicenda si concluda nel migliore dei modi, ma qualcuno inizia già ad intravedere l’ennesimo disastro all’orizzonte.
     

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