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  • Violamania:| E tu, avresti rinnovato?
Violamania:| E tu, avresti rinnovato?

Violamania:| E tu, avresti rinnovato?

Poche ore e poi Firenze tornerà a colorarsi di azzurro. In realtà già da alcuni giorni, grazie a manifestazioni collaterali fra cui la visita questa mattina al carcere di Sollicciano di un gruppo di giocatori, e incontri istituzionali a Palazzo Vecchio, la città di Dante Alighieri si sta preparando alla sfida che vede opposti domani sera gli uomini di Cesare Prandelli alla Slovenia, in un match valido per le qualificazioni ai prossimi Europei del 2012. Un test per capire anche se Firenze, da tanti anni 'nemica' dei colori azzurri per avversione alla politica della Figc (da sempre avversa della Fiorentina), è maturata anche dal punto di vista sportivo e di accoglienza verso una squadra che non sarà mai amata come quella viola. Novanta minuti che vedranno l'attenzione di molti anche sugli spalti per capire se, oltre al tecnico della Nazionale, cui la società gigliata ultimamente spesso ha 'fatto la guerra', con dichiarazioni avventate anche nelle ultime settimane - leggi la polemica per la visita di una delegazione di ultras viola a Coverciano il mese scorso - ci sarà tifo o contestazione per alcuni giocatori che sono in polemica con il club - Gilardino e Montolivo - o che semplicemente hanno rifiutato l'approdo a Firenze nell'estate che si va chiudendo, come Alberto Aquilani.

Proprio su Riccardo Montolivo occorre aprire una riflessione. Perché rileggendo il comunicato scritto dall'ex capitano viola il giorno dopo l'ultima sfida del precedente campionato, è difficile dar torto ad un giocatore che, magari sbagliando i tempi, in quelle righe molto contestate aveva detto in realtà molte verità. Ad esempio sui motivi che avevano portato al mancato rinnovo del contratto. Comunque la pensiate sulla politica aziendale viola, è difficile non constatare che qualcosa nell'ultimo anno e mezzo, non solo dal punto di vista sportivo, è cambiato. Impossibile o quasi non verificare come la presenza della famiglia Della Valle in città sia sempre più rara: Diego Della Valle si professa primo tifoso ed è da oltre venti mesi che non vede dal vivo la squadra di cui è proprietario. Ma andando nello specifico, tutti avevano accusato Montolivo di non aver firmato il rinnovo perché già d'accordo con altri club: premesso che nell'ultima sessione di mercato non sono arrivate offerte congrue alla Fiorentina e che, al di là delle voci più disparate su quello che accadrà fra dodici mesi, il ragazzo di Caravaggio aveva scritto sempre in quel comunicato che se il club viola non avesse rilevato interessamenti adeguati al costo del suo cartellino sarebbe rimasto a Firenze (e così è stato), la domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi è: ma voi firmereste un rinnovo per questa società?

Mettetevi nei panni di Riccardo Montolivo: non siete fiorentino ma avete vissuto qui per anni e siete cresciuti con questa maglia, eppure la maggioranza dei tifosi vi appella con strani soprannomi, sempre più offensivi, etichetta la vostra fidanzata come la solita 'velina' che ama apparire, vi fischia ad ogni palla giocata, pensando che voi siate il nuovo Giancarlo Antognoni. La proprietà è scomparsa dai radar cittadini e il d.s., con cui due estati fa trattavate il rinnovo, vi ha praticamente dato del 'mercenario', ha annunciato che non avete rinnovato per centomila euro di differenza fra domanda e offerta, senza dimenticare le offese ai vostri procuratori, chiamati dal patron gigliato - non più tardi di un anno fa - 'furbetti'. Perché dovreste firmare il rinnovo: per gratitudine verso la città? Per riconoscenza? Perchè c'è un progetto costruito intorno a voi? Montolivo, anche se avesse trovato un accordo per l'anno prossimo, non ha fatto nulla di illegale, inserendosi in un errore di 'troppa attesa' della Fiorentina. Cosa può fare il club? Se fosse per la maggioranza dei tifosi, dovrebbe mandare Montolivo in tribuna tutto l'anno. Ma questa società ha il potere di fare un gesto simile, mai realizzatosi con dei non professionisti come Mutu? Mihajlovic sarebbe d'accordo a giocare senza uno dei perni del suo gioco? Non sarà che a Firenze pensiamo di essere solo noi 'i buoni, i bravi, i perfetti', e che tutto ci è dovuto?

Chi fischia Riccardo Montolivo assomiglia molto al marito che per fare un dispetto alla moglie... Il trequartista della Nazionale, poco amato a Firenze, sarà molto probabilmente titolare azzurro agli Europei, ed ecco perché, invece di cercare lo scontro con lui, come ha sbagliato a fare la Fiorentina negli ultimi mesi, bisognerebbe ricucire uno strappo ancora rimediabile. Perché adesso che si affacciano le prime difficoltà anche sul fronte Gilardino, non è giusto 'parlare male', per farlo passare come traditore agli occhi del tifoso, di chi non si lega anima e corpo a Firenze, chi non fa il ruffiano baciando la maglia e magari flirta con altri club. Questa politica del 'o con noi o contro di noi' ha sempre impedito a questa città di crescere. Una città che si specchia nel passato e non guarda al futuro, e che se domani sera - e in campionato - fischierà Riccardo Montolivo, in realtà fischierà se stessa, e dimostrerà ancora una volta di non voler confrontarsi e mettersi alla prova nel mondo, rimanendo dentro le proprie mura, cosa che ne ha impedito l'evoluzione, su tutti i fronti, dal Rinascimento in poi.

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