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  • Violamania: il pareggio di San Siro ci consegna una nuova Fiorentina: con personalità e bel gioco i viola cominciano la rincorsa all'Europa

    Violamania: il pareggio di San Siro ci consegna una nuova Fiorentina: con personalità e bel gioco i viola cominciano la rincorsa all'Europa

    • Mattia Sorbetti
    Qualcuno a fine partita ieri sera ha storto pure il naso: l’occasione sciupata nei minuti finali da Ikonè lascia un po’ l’amaro in bocca, ma a mente lucida il risultato di ieri acquista valore significativo. La Fiorentina, che in piena corsa ad una qualificazione europea si trovava davanti un’Inter alla ricerca di punti, ha dimostrato che in 29 partite è riuscita a colmare molte delle lacune che negli anni passati la facevano stazionare nei bassifondi della classifica. Non bisogna fermarsi al risultato finale, i viola per grandi sprazzi del match ha infatti dominato la corrazzata nerazzurra di Simone Inzaghi: la squadra, seguendo quanto predicato in settimana da Vincenzo Italiano, è arrivata a Milano senza paure e con la voglia di stupire un San Siro tutto esaurito. La prestazione della Fiorentina a lunghi tratti è stata meravigliosa, condotta con una personalità che da tempo non vedevamo: l’ennesima dimostrazione che il tecnico viola è riuscito ad entrare nelle teste dei suoi giocatori, riuscendo a tirar fuori da loro il meglio. La gestione dello spogliatoio continua a dimostrazione determinante: tutta la squadra lo segue e nessuno rema contro, neanche coloro che il campo lo vedono meno. Serve sicuramente più cattiveria e cinismo sotto porta, ma non può arrivare tutto subito e adesso prendiamoci tutto quello di buono che questa squadra ci sta dando. Serve unità di qui a fine stagione.
     
    I MIGLIORI – Continua il periodo positivo di Lucas Torreira che adesso, oltre a tessere le trame del gioco viola, si inserisce a meraviglia: il feeling instaurato con l’altro sudamericano Gonzalez, che esonda anche dal terreno di gioco, è diventata un’arma in più per la Fiorentina e l’azione del gol è l’esempio lampante. Continua ad essere un muro anche Igor, che anche ieri marcato degnamente Dzeko e Lautaro. Il brasiliano migliora anche in fase di impostazione, Italiano adesso non potrà più farne a meno. Nota positiva della sfida anche per Gaetano Castrovilli: il numero 10 sta crescendo, anche le lui può diventare una freccia in più all’arco di Vincenzo Italiano.
     
    I PEGGIORI – In partite come quelle di ieri è difficile dare insufficienze, la Fiorentina tutto sommato è stata all’altezza della sfida andando oltre le aspettative di tutti. Se però si deve trovare un neo alla prestazione, resta ineccepibile la mancanza di comunicazione tra Duncan e Biraghi in occasione del pareggio di Dumfries: l’olandese svetta solo a pochi passi da Terracciano, non è la prima volta che i viola prendono certi tipi di gol in questa stagione.
     
    VERSO L’EMPOLI – A quota 47 punti, con una partita in meno ed il derby di Roma di questa sera, la Fiorentina a livello di numeri ha ancora tutte le carte in regola per qualificarsi ad Europa League o Conference. L’unico scoglio poteva essere il calendario, con tre delle prime quattro in classifica affrontate in trasferta, ma la prestazione con i nerazzurri, sommata alla voglia di stupire di Vincenzo Italiano, proietta la squadra nella rincorsa europea: adesso però le altre cominciano ad temere i viola. 
     

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