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  • Violamania: la Fiorentina spreca molto ed esce sconfitta: anche il pari sarebbe andato stretto. Il Franchi torna una bolgia

    Violamania: la Fiorentina spreca molto ed esce sconfitta: anche il pari sarebbe andato stretto. Il Franchi torna una bolgia

    • Mattia Sorbetti
    E siamo a due. Per la seconda volta nei minuti finali, la Fiorentina perde contro la Juventus: continua la maledizione della squadra di Vincenzo Italiano, anche se questa volta però fa ancora più male. Non solo perchè era il giorno del ritorno di Dusan Vlahovic allo Stadio Artemio Franchi, a cui il popolo viola ha comunque riservato un’accoglienza infernale, ma soprattutto perché i viola avrebbero meritato di vincere e già il pareggio sarebbe stato un risultato ingiusto: sono 22 i tiri della Fiorentina contro i 6 dei bianconeri. Ovviamente però se non sfrutti le occasioni create, è normale che si possa uscire sconfitti contro squadre del calibro della Juventus. Un vero peccato perche i viola nei novanta minuti hanno dimostrato di giocare molto meglio della squadra di Allegri: oltre a saper pungere la Fiorentina, fino all’autorete di Venuti, aveva interpretato perfettamente la sfida dal punto di vista tattico. Ci resta la solita amarezza di sempre. Nonostante Allegri fosse stato obbligato a mandare in campo un undici titolare molto rimaneggiato, una Fiorentina quasi perfetta: i viola hanno disputato una gara senza concedere niente agli avversari, creando tre-quattro occasioni nitide purtroppo non capitalizzate.
     
    I MIGLIORI – I viola sono stati per lungo e largo padroni del campo, soprattutto nella prima frazione di gioco. Gran parte dei problemi sono arrivati dalla destra dove un ikonè ispiratissimo ha messo a ferro e fuoco la retroguardia bianconera: al francese è mancata solo la concretezza in fase finalizzativa, i progressi dell’esterno sono sotto gli occhi di tutti. Il numero 11 non ha fatto sentire la mancanza di Nico Gonzalez, out per un’influenza last minute, e ha dimostrato di essere un asso nell’uno contro uno. Super anche Torreira, capace di reggere da solo l’intero centrocampo viola: tra la visione di gioco e la tenacia con cui affronta ogni pallone, il club viola potrebbe aver trovato il regista che cercava da anni. Bene Milenkovic, Benissimo Igor: i due annullano l’ex Dusan Vlahovic, permettendo a Terracciano di vivere una serata tranquilla.
     
     
    I PEGGIORI – Serata molto negativa per Piatek: il polacco, goleador di Coppa Italia, è tallonato per 65’ da De Ligt che lo annulla. Niente di preoccupante, c’era da aspettarselo visto l’avversario che si trovava di fronte. Non è totalmente insufficiente la prestazione di Gaetano Castrovilli, ma da lui ci si aspetta molto di più: il numero 10 non può limitarsi a gestire il pallone, arrivando al tiro solo in rare occasioni. Il centrocampista appare spesso troppo leggero, ma serve un cambio: nei prossimi due mesi la Fiorentina ha bisogno della sua migliore versione. Tra i peggiori in campo, putroppo, ci finisce anche Lorenzo Venuti: esempio di fiorentinità e di attaccamento alla maglia, il terzino paga il fatto di essere nel posto sbagliato nel momento giusto. E’ incolpevole sull’autorete, ma di fatto abbatte di molto le possibilità che i viola riescano a passare il turno.
     
    MENZIONE SPECIALE – Serve sottolineare quanto avvenuto ieri allo Stadio Franchi. Dopo una viglia di fuoco, in cui sia il club viola che il sindaco di Firenze Dario Nardella avevano fatto un appello alla civiltà dei fiorentini, in cui erano stati prospettati i peggiori scenari il popolo viola ha dato una lezione di stile a tutta Italia. Nel giorno del ritorno di Dusan Vlahovic in molti temevano un assalto all’albergo dove pernottava la Juventus, tanto che lo stabile in pieno centro era stato messo in sicurezza dalle forze dell’ordine.  Una contestazione composta e civile, condita da 10'000 fischietti distribuiti prima della sfida e da una coreografia in Curva Fiesole che intimorirebbe chiunque. Lo Stadio Franchi ha vinto al di là del risultato finale.
     

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