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  • Violamania: un tridente mancino che autorizza a sognare. E a Palazzo qualcosa si muove

    Violamania: un tridente mancino che autorizza a sognare. E a Palazzo qualcosa si muove

    • Federico Targetti
    Da quanto tempo il Natale non era così sereno in casa Fiorentina? La cessione di Vlahovic sembra un dente da togliere non prima di giugno, la classifica è entusiasmante nonostante un piccolo rallentamento contro due squadre comunque toste come Sassuolo e Verona, e il primo botto di mercato è ancora una volta viola, esattamente come in estate, quando ad arrivare prima dell'apertura dei giochi fu Gonzalez. Programmazione, azione in anticipo, movimento su tutti i fronti. Perché la Fiorentina di Rocco Commisso, dopo due anni di assestamento travagliato e per certi versi anche doloroso, ha preso un ritmo travolgente e adesso punta a cambiare i connotati del calcio italiano, sul campo e non solo. 

    MIRACOLO ITALIANO - L'unico giocatore che il prodigioso allenatore ex Spezia non è riuscito a rinvigorire e rilanciare è stato Kokorin, qualcosa che va oltre la logica, il punto più basso della storia del mercato gigliato da Benalouane a questa parte. Gli altri, tutti rinati. Saponara, Duncan, Igor, lo stesso Terzic che ha sfornato un assist per Castrovilli mercoledì a Verona. E gli elogi da parte dei calciatori fioccano. A Firenze ci si diverte, sia a giocare che ad andare allo stadio. E, personalmente, posso assicurarvi che è tornato ad essere bello anche raccontare, valutare ed esprimere opinioni intorno a questa squadra. Che è sì reduce da una prestazione un po' opaca nell'ultima gara d'andata, ma che adesso ha nuova benzina da aggiungere al serbatoio.

    I SINISTRI SEI - L'arrivo di Ikoné completa una prima linea tutta mancina con Vlahovic e Gonzalez, che possono contare anche sull'apporto dei destri Sottil, Saponara e Callejon. Un reparto di tutto rispetto, all'altezza della concorrenza, cui va solo aggiunto un attaccante centrale di riserva. Il nome di N'Zola, che Italiano ha lanciato allo Spezia, piace molto. Aggiungiamo ai tre mancini d'attacco anche Duncan e Maleh, mezzali sinistre di quantità e qualità pronte ad alternarsi tra sé e con Castrovilli, un altro di quelli che, se prendono confidenza col campo e non incappano in infortuni, rappresentano un valore aggiunto per la squadra. E infine, capitan Biraghi, del cui valore non ci si rende mai conto abbastanza. A sinistra si sorpassa, da sinistra e dai sinistri la Fiorentina ha ricostruito la propria credibilità nel contesto calcistico italiano. Una credibilità che dà la forza di combattere le proprie battaglie anche dove il pallone non rotola. 

    ATTACCO AL POTERE - La pandemia ha messo in ginocchio il sistema calcio, mettendo in luce tutto ciò che non funziona o che deve essere riportato entro i ranghi. L'ostilità di Commisso verso un certo modo di gestire la procura dei calciatori è ormai arcinota. Ma a tener banco nell'ultimo periodo è stato un vero e proprio fuoco di fila di stoccate contro Juventus e Inter, ree di non aver operato con trasparenza per non incorrere nel fallimento, passando sotto silenzio gli indici di liquidità e rimandando il regolare pagamento di stipendi e tasse. La dirigenza viola chiede uguale trattamento per tutti e alza la voce, facendo rumore: e la Guardia di Finanza, per fortuna, non rimane con le mani in mano. Qualcosa si muove, anche se non sappiamo se saranno scoperti reati effettivi e poi se arriveranno provvedimenti concreti. Per il momento, conviene concedere la presunzione di non colpevolezza. Ma d'altra parte è lecito fare un plauso alla Fiorentina, forse un po' ripetitiva e insistente per il tifoso che si interessa solo di calcio giocato, ma tenace e implacabile nella ricerca di un sistema pulito e con pari opportunità. 

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