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  • Vlahovic non è un campione ma Allegri non lo aiuta: attacchi di più o lo venda

    Vlahovic non è un campione ma Allegri non lo aiuta: attacchi di più o lo venda

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Non è per forza necessario essere degli estimatori di Dusan Vlahovic per chiedersi come mai il suo rendimento sia tanto declinato nella Juventus di Massimiliano Allegri, rispetto a quanto invece riesce a fare con la Nazionale serba o, ancor di più, in rapporto ai gol che segnava nella Fiorentina.

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    La mia opinione è che Vlahovic sia un ottimo calciatore, ma non un campione.
    E che se sarà destinato a diventarlo dovrà passare attraverso una maturazione professionale e umana che un ragazzo di ventidue anni ancora non possiede. Certo, ci sono alcuni accorgimenti per fargli ritrovare la fiducia e non sono convinto che Allegri li abbia sperimentati tutti. Il sistema di gioco, pur non essendo un dogma, aiuta. Ora non so se questa sera, contro lo Sporting, Vlahovic giocherà (è in dubbio) e se accanto a lui ci saranno Di Maria, a destra, e Chiesa, a sinistra. So, però, che l’ultimo suo gol su azione fu realizzato, contro il Nantes, con quei due compagni in campo. Naturalmente può essere una coincidenza. Fatto sta che, pur senza Vlahovic (uscito per un pestone alla caviglia), la Juve, a Roma, contro la Lazio, ha fatto un’ultima mezz’ora convincente avendo davanti un centravanti (Milik) e due esterni offensivi (Di Maria e Chiesa) del tutto migliorati da quella posizione.
     
    Insomma si tratti di 3-4-3 o di 4-3-3 mi piacerebbe vedere una Juve più offensiva e con Vlahovic affiancato da due elementi che, oltre a fraseggiare con lui, fossero in grado di fornirgli suggerimenti e assist. Altrimenti meglio il mercato. Un buon compratore, per lui, si trova sempre.
     

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