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  • Vorlicky: 'Atalanta, Europa League strameritata. Gasperini genio, i tifosi il vero 12° uomo. Società fantastica'

    Vorlicky: 'Atalanta, Europa League strameritata. Gasperini genio, i tifosi il vero 12° uomo. Società fantastica'

    • Alessandro De Felice
    L’emozione di chi per tanti anni ha indossato la maglia nerazzurra. Bergamo e Zingonia sono diventati la sua seconda casa. L’Atalanta una famiglia dove è cresciuto calcisticamente ed è diventato un uomo. 

    A inizio 2024 Lukas Vorlicky è tornato a Praga, in Repubblica Ceca, per proseguire il percorso allo Slavia ma il club orobico e la città bergamasca sono sempre nel suo cuore.

    Nella notte di Dublino, il classe 2002 ha raccontato l’Atalanta negli studi di CT Sport, la tv nazionale ceca. Tante emozioni mischiate ai ricordi di quella che per Lukas non è semplicemente la squadra in cui ha vissuto quella che finora è stata l’esperienza più importante della sua carriera, ma molto di più.

    Fisicamente nella capitale ceca, ma con la mente e il cuore divisi tra Bergamo e Dublino, dove la squadra di Gian Piero Gasperini ha trionfato per 3-0 sul Bayer Leverkusen e ha alzato al cielo la sua prima coppa europea della storia.

    Il tecnico di Grugliasco fu colui che fece debuttare Vorlicky in prima squadra dopo tutta la trafila nelle giovanili. Era il 19 febbraio 2023 quando Gasp lo lanciò in una sfida Atalanta-Lecce.

    Nel corso della diretta, Vorlicky ha raccontato il suo rapporto straordinario con l’Atalanta e la città di Bergamo, un legame indissolubile nonostante le strade del calciatore e del club orobico si siano divise.

    “La mia storia al Atalanta è iniziata quando avevo 15 anni. Ho fatto tutto il settore giovanile ma purtroppo ho avuto due gravi infortuni al ginocchio. Ma sono comunque riuscito ad esordire in serie A. Dopo purtroppo mi sono sottoposto al terzo intervento al ginocchio e ho sentito il bisogno di tornare a casa per provare a ricominciare la mia carriera”.

    Ci racconti l’Atalanta?
    “L’Atalanta è una società fantastica che sa fare un lavoro tattico-tecnico-finanziario che già da tanti anni sta portando grandissimi risultati. Il mister si occupa di campo dove secondo me è un genio. Ha cambiato calcio italiano in tante cose e intorno a lui c’è il presidente e una società che sta creando tutte le necessità che servono per fare calcio bene. Comunque devo anche dire che secondo me una grande parte di successo fa il cuoco Gabriele, perché lui fa la pasta pomodoro più buona che abbia mai mangiato (ride, ndr)”.

    Prima della partita hai detto che l’Atalanta vince 3-0, ed è successo davvero...
    “Io ero convinto di questo. Conosco il lavoro dell’Atalanta e questa coppa è strameritata. Anche per tutte le finali di Coppa Italia perse. Questo è una coppa che ripaga di tutto il lavoro fatto in questi anni. Oggi l'Atalanta ha fatto una partita perfetta, in cui ha fatto vedere il suo stile di gioco che ormai non è una sorpresa”.

    Com’è Gasperini? 
    “Semplicemente un genio e sono molto contento per lui. Per me è stato un onore di poter esordire con lui. È un allenatore che lavora bene con tutta la squadra ma sa anche gestire benissimo i singoli. Lavora su quello che sono delle qualità più importanti dei giocatori e li aiuta su quello che sanno fare meno per farli crescere. Conosco pochi allenatori che lavorano così e che hanno voglia di sempre migliorare i giocatori.”

    Come vivrà la città questo trionfo? 
    “Nel mondo ci sono i tifosi che insultano solamente l’avversario o commentano negativamente le prestazioni dei giocatori. Ma l’Atalanta ha tifosi che sono proprio il contrario di questi. Tifano e incitano dall’inizio ala fine solamente la loro squadra. Per questo devo dire che se nel mondo c’è una tifoseria che si può definire il 12° uomo è quella dell’Atalanta. È stato molto emozionante il trattamento che mi hanno riservato dopo gli infortuni. I bergamaschi sono persone di cuore. Posso imaginare quanto siano orgogliosi e gli voglio dire che si veramente meritano questa coppa”.

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