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  • Wolfsberger-Roma, le pagelle di CM: Pastore passeggia. Kalinic non punge

    Wolfsberger-Roma, le pagelle di CM: Pastore passeggia. Kalinic non punge

    Pastore, per Graz..ia rifiutata. Santon, ululati di paura. 




    Wolfsberger-Roma 1-1

    Mirante 7: Lascia raramente la linea di porta per dialogare con i compagni come fa Pau Lopez. E questo è un problema per la difesa che, sotto pressing, non ha lo scarico ideale sul portiere. Quando c’è da volare tra un palo e l’altro, però, si dimostra ancora affidabile come al 21’ quando evita il ko dopo una deviazione di Fazio. Dopo una bella presa arriva il gol di Liendl sul quale non poteva farci nulla nemmeno Iron Man. 

    Santon 5,5: L’ex scommessa di Inter, Newcastle e Roma inizia con un retropassaggio assurdo a Mirante che rivendica il diritto di Petrachi di aver provato in tutti i modi a piazzarlo in estate. Poi soffre la velocità e gli inserimenti di Ritzmaier sbagliando pure qualche clamoroso appoggio in fase di uscita. Da uno di questi nasce l’azione che porta al miracolo di Mirante dopo 20’.  Si riprende con un paio di recuperi e una bella discesa a un quarto d’ora dalla fine che ne alzano la valutazione. 

    Fazio 5: Vista l’esperienza maturata in Europa League potrebbe tenere un corso di studi a tutto lo stadio di Graz sull’argomento. Però conta il presente, e la rapidità degli austriaci lo infastidisce come una punta di wasabi sulla lingua.  Resta piantato in area mentre i lupi della Carinzia gli ululano intorno. Rischia l’autogol dopo la spizzata di testa di Ritzmaier. 

    Mancini 5,5: Farsi notare poco per un difensore può spesso rappresentare una dote. Ci sono momenti del match, però, in cui bisognerebbe fare lo “Smalling” e andare a risolvere i guasti pure con due calci sul motore. Lui invece resta timido, tutto intento a svolgere il compito senza sbafare troppo il foglio. 

    Spinazzola 5,5:  Ancora più elegante vestito in blu. Leonardo, quando sta bene, sembra appartenere a quella categoria di cantanti che non hanno bisogno di cantare in playback. E’ sicuro di sé, conosce note e parole. Ordinato quindi, ma dalle sue parti c’è Ritzmaier che gli rovina parte della performance e l’eccesso di sicurezza lo porta a commettere due errori in fase di appoggio. La prima volta gliela perdonano, dalla seconda nasce il gol del Wolfsberger. Nel primo tempo era stato   più che fortunato quando trova il vantaggio con un rimpallo di testa che lo fa scoppiare dalle risate. Dura poco la gioia. (35’st Kolarov ng: non ne salta una. Si fa notare per un salvataggio di testa in area piccola e una bella sterzata in avanti)


    Diawara 5,5: Esce raramente dal nascondiglio di una zona dove compie tanto lavoro oscuro. Come contro il Lecce passa un primo tempo a far scattare il semaforo rosso a centrocampo perdendosi però qualche avversario. In fase di costruzione si limita al lavoro elementare, ma in fase di rottura si fa sentire. Ancora troppo poco per giustificare quella cifra spesa in estate.   

    Cristante 5: Sguscia nel traffico come si faceva un tempo col Booster, ma a volte si complica la vita per un eccesso di sicurezza che causa qualche ripartenza austriaca non prevista.Si prende qualche libertà in più rispetto alle solite anche perché Diawara gli copre spesso le spalle. Nel finale ritrova lucidità come in occasione dell’assist per Zaniolo al 71’. Pomeriggio grigio. (37’st Veretout ng)


    Zaniolo 6: Niente fretta, niente ansia. Ora Nicolò deve giocarsi le sue carte senza la paura di perdere il punto partita. Nei primi 20 minuti crea due chance per Kluivert tanto per dimenticare l’errore d’egoismo visto col Lecce. Impegna il portiere del Wolfsberger nella ripresa con un sinistro che non mette troppa paura e sbaglia la mira su assist di Cristante. Ha un altro passo rispetto a compagni e avversari. La sua strabordanza atletica, però, deve essere contenuta e tenuta sotto controllo per non squilibrare troppo il ritmo di squadra. Dalla sua pure un paio di recuperi provvidenziali in difesa. Quarto giallo in stagione, si controlli! 


    Pastore 4,5: Si fa notare per due colpi d’esterno, qualche palleggio e per l’assist a Spinazzola da calcio d’angolo. che porta al gol del vantaggio. Tutto il resto può finire nella guida turistica di Graz nel senso che l’argentino passeggia nel fresco austriaco come se stesse ad una gita fuori porta. Da un suo errore nasce l’azione del pareggio per gli avversari poi sbaglia dal dischetto del rigore spedendo la palla fuori. Non ha più il ritmo di certi match e far correre il pallone non può bastare. Sembra ballare un lento di fine festa anni ’80 in un calcio che ormai balla la trap. A Totti serve un rinforzo? (31’st Antonucci 6: dal Liverpool al Wolfsberger ci passa una galassia. In 15 minuti corre più di Pastore in un’ora, ma manca malizia)

    Kluivert 5: Il numero 99 va a cento all’ora sulla fascia mettendo scompiglio ad una linea difensiva già confusa di suo. Perde pure lui però la lucidità per fare la differenza finendo per compiere errori di controllo abbastanza pacchiani.  Prestazione supponente che manda su tutte le furie Fonseca.  Al 13’ solo una scivolata miracolosa di Schimtz gli nega la gioia del gol. 

    Kalinic 5,5: Dal suo ultimo gol sono passati due governi e tre allenatori della Roma. Quello dell’Europa League è il suo mare di pesca preferito visti i precedenti con Dnipro e Fiorentina. Il croato non si limita a buttare la rete ma va a cercarsi i palloni col fucile sin dal cerchio di centrocampo. Al 14’ spara altissimo, ma è sempre nel vivo del gioco offensivo e a inizio ripresa serve un pallone al bacio per Zaniolo in un eccesso di altruismo. Ovviamente da una prima punta ci si aspetta pure un maggiore tasso di pericolosità sotto porta.   

    Fonseca 5: Tanto turn-over, ma visti gli infortuni non poteva fare altrimenti. Di certo se vuoi vincere la competizione (come è stato detto) bisogna poter contare su un’altro undici e su altre motivazioni. Nel primo tempo è fortunato, e non è mai un difetto. Ma il passo indietro a livello di prestazione è da far tremare i polsi. La sua Roma riesce a fatica a mettere tre passaggi di fila ed evidenzia squilibri tattici evidenti. Perché cambiare solo a 15’ dalla fine?

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