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  • A Ospitaletto nasce lo Scienza-2

    A Ospitaletto nasce lo Scienza-2

    Si fa presto a dire esonero. Attorno a quella parola ci sono valutazioni, riflessioni, stati d'animo, personalità, persino espressioni di un viso.
    Attorno a quella parola, Gino Corioni e i suoi collaboratori ieri mattina si sono confrontati. Con il soggetto direttamente interessato, Beppe Scienza. Per arrivare alla decisione inaspettata: si va avanti così. Ci saranno dei cambiamenti tecnico-tattici, ma non in panchina. Corioni ha chiesto una svolta, le risposte di Scienza l'hanno convinto. Anche se ieri all'ora dell'aperitivo pre-pranzo il licenziamento sembrava certo. Lo s'intuiva dalle parole dello stesso mister, che nell'aria aveva evidentemente captato più di un dubbio. Ma questi sono giorni strani, con un vento indecifrabile. Ecco allora il diario di una mattinata paradossale, nella quale è stata tracciata una linea per ripartire e dove è nato lo Scienza-2.

    Ore 10: Beppe Scienza, dopo una notte insonne, lascia la sua casa bresciana in zona Crocifissa di Rosa, si concede una colazione al bar con la moglie e, senza ancora aver sfogliato i giornali, si fa accompagnare ad Ospitaletto a casa Corioni. Dove lo aspettano il presidente, il figlio Fabio, il vice presidente Saleri, il diesse Iaconi e il consulente tecnico Maifredi. Parte il toto scommessa. Lo esonera? No, non lo fa. E perché no? Non è da Corioni. Lui non convoca gli allenatori che vuole cacciare, di solito lo fa al telefono. È stato così con Iachini e Beretta l'anno scorso. È già successo con Cosmi e Maran. Se vuole parlare con Scienza significa che ha in testa un rilancio. Insieme.
    Ore 11 - Inizia il confronto. Al cancello è un via vai di parenti, figli e nipoti. Chi torna da Messa, chi arriva per il pranzo.
    Ore 11.30 - Scienza e Fabio Corioni si fanno «beccare» in giardino mentre parlano. Il freddo è sopportabile. Il figlio del presidente, che si limita al maglioncino senza ricorrere al piumino, gesticola, parla animatamente. L'allenatore, sciarpona e occhiali da sole, ascolta. Ribatte. Si parla di modulo, di giocatori, di alternative.
    Ore 11.35 - Arriva la moglie di Beppe Scienza, ha ricevuto la telefonata di andare a riprenderlo. Il confronto è finito.
    Ore 11.45 - L'auto con a bordo i coniugi Scienza lascia casa Corioni. Il tecnico rilascia dichiarazioni che fanno pensare anche ad un esonero. «Siamo tutti dispiaciuti - il succo del mister -. Ho detto che cercherò delle soluzioni, so però che stanno anche pensando di cambiare guida tecnica. Ci sta. Mi faranno sapere. So di aver dato tutto. Quante possibilità ho di rimanere? Non lo so, dovete scoprirlo voi. L'esonero in questo momento è l'ultimo dei miei problemi. Sto cercando di capire come far uscire la squadra dal momentaccio, se ne avrò ancora la possibilità».
    Ore 11.50 - Gino Corioni s'intrattiene in casa con i collaboratori. Ultimo giro di consultazioni e la decisione è presa. Avanti così, nessuno tocchi nulla.
    Ore 12.20 - Anche Maifredi lascia la villa di Ospitaletto. Seguito a ruota dall'auto di Gino Corioni, al cui fianco c'è la moglie Anna Maria Bottazzi. Il presidente abbassa il finestrino: «Credevate davvero che cambiassi allenatore? Non c'ho mai pensato. Non era questo il motivo della nostra riunione. Scienza ha in mano la squadra, tutti i giocatori credono in lui. Non avrebbe senso cambiare. E adesso vi saluto, che devo andare a pranzo». Scienza è in autostrada. Incassa la fiducia. Chiama i suoi collaboratori. «Ragazzi, al lavoro. Si ricomincia».


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