Abbiati|: 'E' l'Inter l'anti Milan'
Il portiere del Milan Christian Abbiati ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24.
Sul primo posto
Essere primi con questo vantaggio ci fa felici, però non abbiamo ancora vinto niente, dobbiamo rimanere sul pezzo, dare continuità ai risultati. Già sabato abbiamo una partita molto difficile contro la Roma, che è una diretta concorrente e quindi non dobbiamo mollare, ma cercare di continuare così e di fare più punti possibili. La Roma è una grande squadra, ha grandi campioni, in questo momento i loro giocatori più in forma sono Menez e Borriello. Noi vogliamo fare i tre punti e finire questo 2010 in positivo.
Juventus, Lazio e Napoli. Chi è l’anti-Milan?
Per me l’anti-Milan è ancora l’Inter, principalmente. Poi ci sono le altre. L’Inter sta passando un brutto momento per via dei troppi infortuni che ha avuto, però penso sia sempre e comunque un gruppo molto forte. Neanche sei mesi fa hanno vinto tre titoli e quindi non la toglierei dal gruppo che punta allo Scudetto.
Allegri come lo vedi? Ha fatto anche delle scelte coraggiose?
Senza dubbio, però, come ho detto a settembre, è un allenatore giovane che fa parte del gruppo, nelle partitelle si mette a giocare con noi. Lo vediamo quasi come un compagno maggiore.
Ti senti il miglior portiere italiano del momento?
Assolutamente no.
Cosa ti manca per puntare alla maglia azzurra?
Penso che per la maglia azzurra ci siano già troppi pretendenti, tutti vogliono andare in Nazionale, come è giusto che sia. Io penso, però, che il portiere sia uno solo ed è Buffon. Poi, penso che Prandelli faccia bene a puntare su portieri giovani come Viviano, Mirante, Curci e Sirigu.
Come vedi il dualismo che si sta creando alla Juventus tra Storari e Buffon? In passato è capitato anche a te?
Io ci sono passato 4-5 anni fa. Sapevo che andando alla Juventus avrei comunque avuto una grande possibilità, perché la Juve è una delle squadre più forti d’Europa, pur sapendo che al ritorno di Buffon mi sarei dovuto mettere da parte. Ho accettato questa cosa, sapevo già come sarebbe andata a finire e non ho avuto nessun problema.
Ibrahimovic l’hai ritrovato più forte di quando era con te alla Juve?
Sicuramente è un punto di forza della squadra, l’ho ritrovato ancora più carismatico e più leader. Questo sicuramente aiuta noi e aiuta lui, per fare gol.
Ronaldinho accetta la panchina con serenità. Te l’aspettavi?
E’ un grande campione e vederlo in panchina è sicuramente strano, però si sta comportando bene, aiuta il gruppo, è il primo ad alzarsi dalla panchina e a tifare quando facciamo gol, sicuramente non starà bene dentro di sé e starà soffrendo, però con noi si sta comportando veramente bene.
Cosa ti auguri per il 2011?
Vincere, sicuramente vincere, che sia lo Scudetto o la Champions League non ha importanza. L’importante è tornare a vincere.