Aia, Nicchi: 'Obiettivo autonomia economica e stop a violenza su arbitri'
La violenza da combattere e fermare, l'autonomia economica da raggiungere, una crescita culturale da confermare e alimentare. Questi e altri gli obiettivi di Marcello Nicchi per il 2017 che sta per iniziare e al termine di un 2016 che si è chiuso con il terzo mandato da presidente dell'Aia per l'ex fischietto di Arezzo, ancora una volta votato a larga maggioranza. Nell'intervista rilasciata all'agenzia ITALPRESS, il numero 1 degli arbitri parte proprio dallo scorso 24 settembre, il giorno in cui l'associazione gli ha consegnato le chiavi di una macchina da condurre fino al 2020. "Il 2016 è stato un anno positivo per l'Aia, ma lo è stato anche a livello personale - spiega Nicchi -. Ho avuto la grande soddisfazione di ottenere quasi il 73% dei consensi alle elezioni, vuol dire che il mio lavoro è stato apprezzato. Al di là di questa gratificazione, è stato un anno importante per gli arbitri che hanno operato bene e con grande serenità in tutte le categorie, si sono sempre dimostrati all'altezza dal punto di vista comportamentale". Di istantanee del 2016 ce ne sono tante, molte piacevoli, altre da cancellare. "Ho apprezzato il comportamento di dirigenti, allenatori e calciatori nei confronti degli arbitri, ho visto gesti di fair play e sportività. Devo però dire che mi fa star male il vedere ancora, seppur in misura minore rispetto al passato, atti di violenza su ragazzi giovani, anche su minorenni che ovviamente non sono ancora in grado di arbitrare al massimo - lo sfogo di Nicchi -. Certi violenti e certe bestie gravitano ancora tra i dilettanti, bisogna fermarli. E' vero che succede anche all'estero, ma noi dobbiamo guardare in casa nostra perché abbiamo i mezzi per poter cacciare via certi delinquenti".