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  • Allegri: 'La mia Juve riparte da zero'

    Allegri: 'La mia Juve riparte da zero'

    A due giorni dalla Supercoppa di Lega, in programma sabato a Shanghai contro la Lazio, dalla Cina parlano in conferenza stampa Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon, rispettivamente allenatore e capitano della Juventus.

    SULLA MAGLIA NUMERO 10 A POGBA - "Paul ha chiesto la 10 e avrà più responsabilità, perché vestire quel numero non è semplice. Non è semplice perchè la 10 l'hanno indossata i più grandi giocatori della Juventus".

    SUL MERCATO - "Mercato? Parlarne ora non ha senso: dobbiamo pensare solo al primo obiettivo importante della stagione. Siamo in un momento delicato perché abbiamo iniziato la preparazione solo da venti giorni. I giocatori che sono andati via? I giocatori passano così come gli allenatori ed è stata una loro scelta. In 4 anni si è vinto tanto, ora si riparte da zero. Sono arrivati molti giovani, questo è un bene. Lo zoccolo duro è rimasto. Sarà un anno con molte più difficoltà, da affrontare sia nel bene che nel male".

    SU INFORTUNATI E PREPARAZIONE - "Mi spiace che Chiellini, Khedira e Morata non possano giocare la finale. Barzagli oggi lavorerà con la squadra, il modulo lo deciderò. Rimaniamo sereni, aspettiamo il loro recupero. La preparazione? Dovevamo iniziare per forza il 20, perché i Nazionali smesso il 16. I ragazzi non sono macchine". 

    SULLA SUPERCOPPA - "Quando si gioca una finale i valori si assottigliano molto. C’è stato equilibrio a Roma nella finale di Coppa Italia. Anche sabato ci sarà molto equilibrio in Supercoppa". 

    SUGLI ATTACCANTI - "Dybala ha ottime qualità come Zaza e Rugani. Mandzukic è di caratura europea. E poi Coman può fare bene. Davanti un parco attaccanti notevole, e Llorente  nei momenti decisivi della stagione è stato importante".

     


    BUFFON: 'SQUADRA RINNOVATA, MA NON E' UN ALIBI' - Poi Buffon parla anche in conferenza stampa, accanto ad Allegri: "Caldo? Anche in Italia. Sappiamo che le preparazioni in certi posti comportano sacrificio. Siamo abituati. In un’annata come questa ci sono tanti stimoli per non avere rimpianti alla fine. Abbiamo cambiato l’ossatura della squadra, rinnovando e ringiovanendo. Non è un alibi, ma qualche problema in più potrebbe esserci. Rinnovandoci dal punto di vista tecnico non c’è grande differenza. Per trovare l'amalgama ideale servirà un po’ di tempo. Giocare a tre o a quattro? non importa. Non è il modulo a determinare il risultato, ma altri fattori". 
     



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