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André Silva? No Vinicius, il fantasma di Napoli mandato da Jorge Mendes

André Silva? No Vinicius, il fantasma di Napoli mandato da Jorge Mendes

  • Pippo Russo
Comprare un esubero. A molti sembrerà incomprensibile la vicenda di calciomercato che riguarda Vinicius, attaccante brasiliano acquisito dal Napoli ma già prossimo a essere spedito altrove senza nemmeno passare dal via. Invece noi di Calciomercato.com la comprendiamo benissimo. 

E quanto avessimo le idee chiare su questo affare lo scrivemmo nell'immediato. Cioè nei giorni dello scorso gennaio in cui il club di Aurelio De Laurentiis acquisiva l'attaccante dal Real Sport Clube, squadra ultima in classifica nella serie B portoghese meglio nota come Real Massamá, e decideva di lasciarlo lì fino al termine della stagione. Dicemmo che su quell'affare, per il quale le fonti di stampa parlarono di una spesa da 4 milioni di euro, ci fosse il timbro di Jorge Mendes.

Il fondatore di Gestifute ha infatti da tempo un rapporto molto stretto col piccolo club portoghese di Queluz. Inoltre, nei mesi antecedenti questo strano affare di mercato, il super-agente portoghese si era avvicinato al Napoli (LEGGI QUI). A motivare l'improvvisa alleanza era stato il rinnovo del contratto di Faouzi Ghoulam, che da poco aveva smesso di essere rappresentato da Alessandro Moggi per passare proprio sotto le cure della Gestifute di Mendes. Che grazie al rinnovo, avrebbe incassato una commissione da 3 milioni di euro.

La recente relazione fra il club partenopeo e il super-agente portoghese serviva dunque per dare una prima spiegazione a un affare di mercato altrimenti inspiegabile in termini tecnici. Inspiegabile perché Carlos Vinícius Alves Morais è un attaccante giovane ma non giovanissimo, dato che ha compiuto 23 anni lo scorso marzo. E perché anche in Portogallo sono rimasti sbalorditi dal fatto che un club in lotta per lo scudetto in Italia spendesse 4 milioni di euro per acquisire il centravanti dell'ultima in classifica della Segunda Liga. Che fra l'altro è un campionato il cui livello tecnico è da Serie D italiana, oltre a avere una fama parecchio compromessa causa ripetuti episodi di match fixing.

Ma a offrire ulteriori indicazioni su un'acquisizione così strana ha provveduto un comunicato emesso in quei giorni dal Grêmio Anapolis, club che milita nei campionati goiani nonché portatore di una storia molto particolare. Il testo pubblicato sul sito ufficiale del club in data 20 gennaio 2018 (LEGGI QUI), poneva al tempo stesso un elemento di chiarificazione e uno di ambiguità sull'affare. L'elemento di chiarificazione riguardava l'effettivo impegno preso dal club azzurro relativamente all'ingaggio del calciatore: non un'acquisizione già avvenuta, ma piuttosto un'opzione (dirêito de preferencia) da esercitarsi entro la fine della stagione 2017/18. L'elemento di ambiguità stava nella formula che il testo usava per descrivere il vincolo fra Vinícius e il Real Massamá. Il comunicato diceva che l'attaccante “está cedido” al Real Sport Clube. Una formula che si può tradurre con “si trova ceduto”, e che dava l'idea si trattasse di un prestito anziché di una cessione definitiva. E ciò lasciava intendere che, in caso di cessione definitiva dell'attaccante, i proventi dovessero andare in massima parte al piccolo club brasiliano.
Ma come mai si è innescato un giro così contorto? E soprattutto, che tipo di club è questo Grêmio Anapolis? La risposta al secondo interrogativo permette di risolverli entrambi.

Formalmente il Grêmio Esportivo Anapolis è una società fondata nel 1999, e in origine aveva una diversa denominazione perché radicata in un'altra municipalità: Grêmio Esportivo Inhumense. Nel 2005 arriva la delocalizzazione a Anapolis per volere di un agente di calciatori portoghese: António Teixeira (LEGGI QUI). Costui è titolare dell'agenzia di gestione delle carriere Promosport, fondata nel 1998 con sede a Matosinhos, cittadina della cintura metropolitana di Porto (QUI). Ma perché un agente portoghese compra un piccolo club brasiliano? Risposta semplice: lo usa per tesserare calciatori brasiliani e smistarli in Portogallo. E i calciatori brasiliani smistati da Teixeira in Portogallo sono proprio tanti. Un vecchio articolo pubblicato dal sito web Mondo Lusiada riferiva che soltanto nell'anno 2007 fossero 17 (L'ELENCO). Un altro articolo, datato 2013 e pubblicato dal quotidiano Record, riferisce di almeno 160 calciatori trasferiti dal club goiano verso il Portogallo (QUI).

La formula usata per i trasferimenti è quasi sempre quella del prestito, per fare in modo che il calciatore venga valorizzato e poi messo sul mercato. Con beneficio del piccolo club brasiliano, c'è da supporre. Esattamente come nel caso di Vinícius. E i club portoghesi si prestano più o meno tutti al gioco. Lo fa l'Estoril Praia (LEGGI QUI), club controllato da Traffic Sport, il colosso del marketing sportivo e dei media rights il cui fondatore José Hawilla (brasiliano, deceduto lo scorso 25 maggio) è stato il pentito le cui rivelazioni hanno portato all'esplosione dello scandalo Fifa nel 2015. Lo fa un club della massima taglia come il Porto (LEGGI QUI). Lo fa il Leixões, squadra della B portoghese che ha sede nella stessa città di Promosport, Matosinhos (QUI)
E lo fanno i club della rete di Jorge Mendes, come lo Sporting Braga, il Rio Ave, il Paços de Ferreira e il Real Massamá.

Ma le relazioni d'affari tra i capi di Gestifute e Promosport non si fermano qui. Anche quando c'è da giocare sul terreno delle TPO, i due s'intendono che è una meraviglia. Un caso esemplare è stato quello di Diogo Jota, la cui cessione dal Paços de Ferreira all'Atletico Madrid avvenuta nell'estate 2016 per 7 milioni di euro fruttò scandalosi guadagni ai due (QUI). Teixeira era proprietario del 20% di diritti economici sul calciatore, acquisiti a saldo di un credito da poco più di 30 mila euro verso il club pacense, ciò che gli permise d'incassare 1,4 milioni di euro. E Jorge Mendes possedeva il 40%, pagato 35 mila euro, per un incasso da 2,8 milioni di euro con rendimento dell'investimento pari al 7900%. Quanto al Paços de Ferreira, sui 7 milioni di euro della transazione ha incassato soltanto 2,8 milioni di euro, il 40%. Il restante 60% di mancati proventi, cioè 4,2 milioni di euro, era stato alienato ai due agenti per la bellezza di 66 mila euro, spicciolo più spicciolo meno.

Ricordate sempre questo esempio, quando qualcuno prova a convincervi che le TPO sono convenienti per i club. Per la cronaca, Diogo Jota non ha mai giocato per l'Atletico Madrid. I Colchoneros lo hanno immediatamente spedito in prestito al Porto nell'estate del 2016, e poi al Wolverhampton che lo ha acquisito in via definitiva. La caratteristica comune fra Porto e Wolves è quella di avere in panchina, al momento dell'arrivo di Diogo Jota, Nuno Espírito Santo, cioè il primo cliente di Jorge Mendes nella sua storia di agente.

Altro affare che ha accomunato Jorge Mendes e António Teixeira è stato il passaggio di André Silva dal Porto al Milan. Mendes è l'agente del calciatore, Teixeira ne deteneva il 10% dei diritti economici (QUI). E anche per la sistemazione di Vinícius, l'intervento di Mendes potrebbe essere decisivo. Nelle scorse ore si è parlato di un trasferimento dell'attaccante allo Sporting Portugal, club appena rientrato nella sfera d'influenza mendesiana nonché allenato da un tecnico molto amico di Gestifute, José Peseiro. Ma comunque vada a finire, rimane da chiarire come mai il Napoli abbia deciso di acquisire un esubero. Il loquace De Laurentiis, tra una sbirciata al Bari e un “vi meritereste il proprietario cinese”, potrebbe dare risposta?

P.S. Merita ricordare che l'anno scorso Vinícius fece un esordio col botto in Segunda Liga portoghese. Alla prima di campionato il Real Massamá vinse 4-1 e l'attaccante brasiliano si presentò al pubblico portoghese con una tripletta. Avversario? Il Leixões, squadra concittadina di Teixeira (LEGGI). Ma è solo una coincidenza, ci mancherebbe altro.
 

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