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    Arabia Saudita Cenerentola del Mondiale, a Pizzi non resta che pregare

    L'Arabia Saudita è la Cenerentola del Mondiale 2018. La Nazionale del ct Juan Antonio Pizzi occupa il 67° posto nel ranking Fifa, la peggior posizione tra le 32 squadre qualificate alla fase finale. Tornare a esserci 12 anni dopo Germania 2006 è già un traguardo importante, ma il passaggio agli ottavi è un miraggio. 

    PERCORSO - L'Arabia Saudita domina il primo girone di qualificazione asiatico, chiudendo imbattuta davanti a Emirati Arabi Uniti, Palestina, Malaysia e Timor Est. Nel gruppo successivo finisce seconda dietro al Giappone a pari punti con l'Australia (penalizzata da una peggior differenza reti) davanti a Emirati Arabi Uniti, Iraq e Thailandia. Centrata la qualificazione, il ct olandese van Marwijk (secondo con gli Oranje a Sudafrica 2010) non rinnova il contratto perché si rifiuta di vivere in Arabia Saudita. Al suo posto arriva Bauza, reduce da una breve parentesi con gli Emirati Arabi Uniti dopo l'esonero con l'Argentina. Dopo soltanto 2 mesi e 5 partite, Bauza lascia il posto all'attuale ct Pizzi, vincitore della Copa America 2016 col Cile. 

    STELLE - Nello scorso mercato di gennaio, i tre calciatori più rappresentativi sono stati prestati in Spagna con stipendi pagati dallo stato arabo: Fahad Al-Muwallad (autore del gol-qualificazione all'ultima giornata contro il Giappone) al Levante, Yahya Al-Shehri (in rete nell'amichevole persa 2-1 con l'Italia) al Leganes e Salem Al-Dawsari al Villarreal. In totale hanno giocato solo 59 minuti in tre nella Liga. Escluso il capocannoniere delle qualificazioni, Nawaf Al-Abed, reduce da un lungo stop per infortunio. Il ct Pizzi utilizza un'applicazione con gli orari di preghiera per i musulmani. 

    GIRONE - Quest'anno il Ramadan finisce il 14 giugno, proprio il giorno della partita inaugurale del torneo con i padroni di casa della Russia. Inserita nel gruppo A, l'Arabia Saudita poi affronta l'Uruguay di Cavani (20 giugno) e l'Egitto di Salah (25 giugno), che per l'occasione dovrebbe recuperare dall'infortunio alla spalla subito nella finale di Champions League persa contro il Real Madrid. 
     

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