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  • Arsenal, Wenger e quel vizio italiano di accusare l'arbitro

    Arsenal, Wenger e quel vizio italiano di accusare l'arbitro

    • Stefania Accosa
    Nonostante la sconfitta umiliante dell’Arsenal in Champions, il tecnico Arsene Wenger insiste nel difendere la prova dei suoi giocatori. L’allenatore ha dichiarato che la squadra si trova solamente in un periodo "sfortunato". I gunners, sconfitti in casa dai tedeschi per 5-1 come all’andata, hanno subito un passivo totale, peggiore di un risultato tennistico, perdendo per 10 a 2. Ma niente mea culpa da parte di Wenger, che accantona la sana autocritica a favore di alibi dal sapore tutto italiano.

    POLEMICHE ALL'ITALIANA - L’Arsenal era chiamato a ribaltare disperatamente il risultato dell’andata degli ottavi di Champions. All’Emirates Stadium però, il copione non ha subito cambiamenti, dando vita ad una veemente protesta della tifoseria, nei confronti di tecnico e giocatori. Quando si subiscono 10 gol in sole due partite, l’etichetta vuole che oltre al silenzio di riprensione, vengano porte le scuse unitamente ai complimenti da riservare agli avversari. Niente di più lontano da ciò che è accaduto nel post partita. Altro che stile “british”, Wenger è parso più “italiano” del solito. In Italia ormai si è abituati ad assistere alle classiche polemiche calcistiche, che imperversano sui quotidiani o canali sportivi per un rigore negato, per un gol in fuorigioco o situazioni dubbie. Gli ultimi esempi italiani sono dati dalle contestazioni (durate per settimane) di Inter e Napoli contro Juventus e arbitri. Un tema trito e ritrito nella penisola, ma inusuale per frequenza in altre competizioni. Wenger, dopo la “scandalosa prestazione dei Gunners contro il Bayern” come ha scritto il Sun, ha avuto l’ardire di presentarsi davanti ai microfoni facendo ricadere le colpe della disfatta sull’arbitro.

    CONTESTAZIONE INAPPROPRIATA - Alla base delle sue dure parole, vi è l’assegnazione di un rigore ai bavaresi all'8' del secondo tempo, e la conseguente espulsione di Koscielny, che hanno ucciso il match che vedeva l’Arsenal in vantaggio per 1-0. “ll rigore dato al Bayern – ha spiegato Arsene Wenger - ed il rosso a Koscielny sono assolutamente inspiegabili e scandalosi. L’arbitro è stato irresponsabile, sono molto arrabbiato e frustrato per quanto accaduto, e mi spiace per le tante persone che hanno speso molti soldi per vedere questa partita. Stavamo giocando molto bene, ma l’arbitro ha chiuso la partita, ha rovinato tutto. Il Bayern è forte, ma oggi deve ringraziare il direttore di gara, chissà loro come avrebbero reagito se fossimo riusciti a segnare il secondo goal”. Nonostante le proteste dell’allenatore, l’arbitro Sidiropoulos non ha commesso alcun errore: il rigore era sacrosanto, e Koscielny andava espulso, avendo abbattuto Lewandowski di fronte alla porta in fallo da ultimo uomo, e per chiara occasione da gol.

    I TIFOSI NON PARLANO DELL'ARBITRO - I tifosi dei Gunners si sono dimostrati molto più sportivi del proprio tecnico, non hanno trovato alibi, non hanno nemmeno fatto riferimento all’arbitro o alle sue decisioni prese a inizio secondo tempo, proprio perché non contestabili. I supporters, hanno piuttosto contestato con forza lo stesso Wenger e la squadra per la debacle, e a rincarare la dose di acredine è stata la superficialità mostrata da alcuni giocatori (in primis Sanchez ripreso mentre ride in panchina). Si può accettare tutto, all’infuori delle critiche all’arbitraggio, perché quando prendi 5 gol in 35’ (Lewandowski al 55’, Robben al 68’, Douglas Costa al 78’ e doppietta di Vidal all’80 e 85’) non si possono trovare scuse. 
     

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