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    Atalanta, il riscatto di De Ketelaere mai in dubbio: il retroscena

    Atalanta, il riscatto di De Ketelaere mai in dubbio: il retroscena

    Dopo il gol con piede alternato tra stop e tiro al volo, difficilissimo eppure eseguito con tutta la naturalezza e la facilità di questo mondo, per De Ketelaere sono finiti gli aggettivi. L'attaccante dell'Atalanta si è preso la maglia da titolare e non la molla più, rendendo più difficoltoso a mister Gasperini gestire l'abbondanza: con CDK e Koopmeiners inamovibili nel suo tridente, dovrà restare in panchina, almeno al 1', uno tra Lookman, Pasalic, Touré, Miranchuk e Scamacca. 

    L'ex Milan è il beniamino dei tifosi nerazzurri e il rimpianto dei rossoneri, molti dei quali sperano oggi nel mancato riscatto dell'Atalanta il prossimo luglio. Impossibile però: la società bergamasca, nella persona dell'ad Luca Percassi, ha corteggiato per anni il belga, già dai tempi in cui Ilicic iniziava ad essere meno ispirato e il classe 2002 sembrava poter essere l'erede perfetto dello sloveno. Che lo ricorda anche nel fisico e nelle movenze, nei dribbling e nelle giocate di qualità.

    Quando ad agosto, dopo settimane di ripensamenti, la dirigenza nerazzurra ha strappato il sì di De Ketelaere, ha subito messo da parte un tesoretto di 23 milioni da versare, in accordo col Milan, a fine stagione. Anche prima dei suoi gol capolavoro, delle prodezze e del carattere emerso piano piano, il suo futuro a Bergamo era già scritto. L'Atalanta, a differenza del Milan, avrebbe potuto aspettare la sua crescita anche un paio di stagioni. Ma non ce ne è stato bisogno: questa fiducia che ha fatto bene a CDK, nuovo capocannoniere orobico, già in doppia cifra stagionale.

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