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  • Atalanta da grande squadra in finale con la Juve, Pessina travolge il Napoli e inguaia Gattuso: panchina a rischio

    Atalanta da grande squadra in finale con la Juve, Pessina travolge il Napoli e inguaia Gattuso: panchina a rischio

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    In finale con pieno merito. Stavolta l’Atalanta ha battuto il Napoli anche nel punteggio, non solo nel gioco come era successo all’andata. C’è riuscita con un primo tempo di quasi dominio, faticando nel primo quarto d’ora della ripresa e rimettendo le cose a posto nella parte finale della gara. C’è riuscita grazie soprattutto a un giocatore straordinario, sempre più forte, sempre più decisivo: Matteo Pessina, classe ‘97, autore di una doppietta e protagonista di una partita stupenda per quantità e qualità. Sul 3-1 nessun dubbio, l’Atalanta ha creato tantissimo e l’unico rimpianto per il Napoli è la rete del 2-2 sbagliata da Osimhen (anzi, è più corretto dire parata con una prodezza da Gollini). Dei 180 minuti di questa semifinale, almeno 150 sono stati di marca atalantina. 

    LA LEGGE DEGLI EX - Nei primi 10' si è visto il Napoli con due tiri di Insigne (il secondo piuttosto pericoloso) e con un’ammonizione che poteva diventare pesante, dopo appena 6', di Palomino per un fallo su Lozano. Dieci minuti per illudersi che fosse quanto meno una partita equilibrata. Era proprio un’illusione quella del Napoli perché nei 5 minuti successivi l’Atalanta l’ha impallinato due volte. Per la squadra di Gasperini è stato troppo facile passare in vantaggio. E’ bastato un passaggio dalla metà campo per Duvan Zapata, appostato un paio di metri fuori area e agevolato dalla lontananza di ogni napoletano: controllo facile e legnata sul secondo palo, impossibile da prendere per Ospina. Il colpevole, in quel caso, era Hysaj, il meno distante dall’attaccante della Dea, toccava a lui uscire per accorciare su Zapata e invece ha dormito. Per Zapata era il gol numero 59 con l'Atalanta in tutte le competizioni, così ha agganciato l'ex compagno Papu Gomez. Ancora qualche minuto e la squadra di casa ha mostrato il meglio di sé con l’azione del 2-0, azione da applausi: passaggio di Gosens (anche lui libero vicino all’area napoletana) per Zapata, velo di Pessina, assist del colombiano per lo stesso Pessina che nel frattempo è sfilato alle spalle di Rrahmani, porta spalancata, tocco e 2-0. A Marassi, contro il Genoa, doppietta dell’ex Pandev, qui a Bergamo gol e assist dell’ex Zapata. Prendere gol dagli ex per il Napoli è diventata una regola. Curiosità: prima dell’inizio della sfida Bergamo, su Wikipedia, nella pagina del Napoli 2020-2021, alla voce Coppa Italia, era scritto: Finale (da disputare). Alla fine del primo tempo Wikipedia avrebbe già dovuto correggere... 

    CAMBIO MODULO - Nei primi 45' il Napoli non ha quasi giocato. Tatticamente si è consegnato all’Atalanta che ha vinto con estrema facilità tutti i duelli: De Roon ha cancellato Zielinski, Pessina ha spinto fuori partita Bakayoko, Freuler non ha avuto difficoltà a mettere a tacere Elmas. Dietro il Napoli si difendeva ballando e davanti non creava niente. Così nell’intervallo Gattuso ha cambiato, ha tolto Elmas, inserito Politano, spostato Lozano a sinistra, Insigne al centro alle spalle di Osimhen ed è passato dal 4-2-3-1. La svolta tattica ha tolto riferimenti all’Atalanta che per un quarto d’ora ha avuto problemi seri e Lozano, il più vivace dei napoletani, ha segnato il 2-1 dopo la prima e unica iniziativa di Bakayoko. E’ stato a quel punto che Gasperini ha detto a Ilicic di entrare e con lo sloveno l’Atalanta ha ripreso a insidiare Ospina. Un paio di minuti prima del 3-1, un assist perfetto di Demme non è stato sfruttato da Osimhen che si è fatto parare il tiro da due passi da Gollini. 

    LA PRODEZZA DI PESSINA - L’Atalanta non ha smesso di attaccare e ha chiuso la partita col 3-1 di Pessina. Parlando del primo gol, abbiamo scritto che in quell’occasione la Dea aveva mostrato il meglio di sé, ma abbiamo sbagliato. E’ in quest’azione che il calcio di Gasperini ha raggiunto il punto più alto. E’ partito tutto da Pessina, palla a Ilicic mentre Pessina si è staccato da Lozano ed è entrato in area a fari spenti, da Ilicic a Zapata, da Zapata a Pessina che ha piazzato il tunnel a Di Lorenzo e il pallonetto di sinistra sull’uscita di Ospina. Non un gol, un capolavoro. Per la prima volta nella sua storia, l’Atalanta incontrerà la Juve nella finale di Coppa Italia in programma all’Olimpico il 19 maggio. Sarebbe bello se quella sera le porte fossero aperte alla gente. 

    IL TABELLINO:
    Atalanta-Napoli 3-1 (primo tempo 2-0) 
    Marcatori: 10' p.t. Zapata (A), 16' p.t. Pessina (A), 8' s.t. Lozano (N), 33' s.t. Pessina (A). 
    Assist: 10' p.t. de Roon (A), 16' p.t. Zapata (A), 33' s.t. Zapata (A). 
    Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino (27' s.t. Caldara), Djimsiti, Šutalo, de Roon, Freuler, Gosens, Pessina (45' s.t. Pasalic), Muriel (11' s.t. Ilicic), Zapata. All. Gasperini. 
    Napoli (4-3-3): Ospina, Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Hysaj, Elmas (1' s.t. Politano), Bakayoko (18' s.t. Demme), Zielinski (18' s.t. Lobotka), Lozano, Osimhen (34' s.t. Osimhen), Insigne. All. Gattuso. 
    Arbitro: La Penna, assistenti Longo e Baccini, Pasqua quarto uomo, Irrati e Cecconi al Var. 
    Ammoniti: 7' p.t. Palomino (A), 25' p.t. Hysaj (N), 12' s.t. Zielinski (N), 30' s.t. Di Lorenzo (N), 47' s.t. Insigne (N). 
      

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