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  • Atalantamania: buon compleanno Zapata, l’uomo mercato di Bergamo

    Atalantamania: buon compleanno Zapata, l’uomo mercato di Bergamo

    • Marina Belotti
    Quanti bergamaschi questa mattina, aprendo gli occhi, hanno sperato di vivere un pesce d’aprile. Ma le sirene della peggiore sveglia, capace di proiettare in un incubo ben più cupo della realtà, hanno dissolto presto ogni speranza. Eppure in mezzo al dramma, due belle notizie hanno fatto capolino tra i cornflakes dei bergamaschi: l’ospedale da campo, pronto in dieci giorni con l’aiuto di volontari, centinaia gli ultras dell’Atalanta (abbattuto il record di Wuhan) e il compleanno di uno degli eroi della Dea, Duvan Zapata, la punta del tridente che ha vissuto una stagione sulle montagne russe ma che nel suo futuro vede solo nerazzurro.
     
    POTERE AGLI OVER- Ventinove anni, come Marten de Roon tre giorni fa. La giovane Dea targata 2016 sta diventando in breve un’Atalanta saggia, matura ed esperta e tra quindici giorni si aggiungerà anche Muriel al lungo elenco di ventinovenni, trainati sotto porta dagli over 30 Papu e Ilicic. 19 presenze, 12 gol e 7 assist per Zapata in questa stagione altalenante, dove per quell’infortunio agli adduttori è stato in ballo addirittura tre mesi, lontano dal campo ma al centro del gossip. Miriadi le voci che giravano: Avrà un problema psicologico, troppa paura di scendere di nuovo in campo e farsi ancora male?”, oppure, Sarà destinato a qualche Big europea che l’ha costretto a non sforzarsi e recuperare appieno prima di trasferirsi al mercato invernale?”. Tra avvistamenti a Bergamo e paparazzate a Siviglia, dall’amico dottore Carlos Moreno, ogni giorno andava in onda una puntata di ‘Beautiful’ che di bello non aveva nulla. Perché purtroppo, più che un telefilm, era un Reality: Zapata si era fermato durante un innocuo appuntamento con la sua Nazionale, nel pieno della forma, 28 reti nelle 48 gare da titolare la passata stagione, 7 gol nelle prime 9 presenze di questa Serie (A) incompleta. Sognava il Valencia, ma i giallorossi che ammirerà e strapazzerà saranno i pugliesi. 
     
    RITORNO AL...PASSATO- Si sarebbe dovuto fermare meno di un mese dopo quel gol e quell’assist rifilato al Lecce il 6 ottobre, invece calò il buio fino alla Befana. Con la squadra di Liverani sono gioie e dolori per il colombiano, esultanze che illudono ma celano bruschi stop. E’ stato così i primi di ottobre, ed è purtroppo tornato ad essere così il primo di marzo: addirittura 3 gol in 40’ allora, il panterone era definitivamente tornato per restare, ma dieci giorni dopo era già nel letargo delle sue quattro mura per l’emergenza Coronavirus. La consacrazione e la rinascita di Zapata coincisero con l’ultima gara giocata dalla Dea in questa Serie A senza futuro. Aveva rinunciato alle vacanze di Natale per restare a Zingonia a recuperare, ha rinunciato alla giornata libera di compleanno per continuare ad allenarsi col tapis roulant speditogli dalla società (dopo aver gustato i paccheri ‘Da Vittorio’, s’intende), ed è pronto a lasciare le valige nell’armadio, rimandando vacanze al mare e ingresso in una Big, per lavorare a Bergamo. Fino al 2023 ha le trecce proiettate al cielo nuvoloso di questa città, i piedi ancorati nella terra dei lavoratori che oggi più che mai ha bisogno di lui.
     
    L'ULTIMO MATRIMONIO- Due mesi e mezzo fa, anticipando il termine del prestito biennale dalla Samp, l’Atalanta ha acquistato a titolo definitivo la sua punta di diamante, pronta al ‘riscatto’, in tutti i sensi. E così, ai 9 milioni già sborsati dal presidente Percassi, se ne sono aggiunti altri 17. “A Bergamo stiamo costruendo qualcosa di importante e insieme possiamo toglierci tante soddisfazioni”, aveva svelato quando ancora i quarti di finale sembravano un traguardo impossibile persino da pronunciare. Zapata resta un nome abusato dalle voci di mercato ma ha già detto 'Sì' all’Atalanta, prima che il decreto vietasse i matrimoni, sposando la causa nerazzurra almeno fino al giugno 30 giugno 2023, con ingaggio da 2 milioni di euro più bonus. E con buona pace di Napoli, Inter, Valencia, Inghilterra e Cina. Che se oggi si faranno avanti sarà solo per un augurio di compleanno. Altrimenti, sarà pesce d’aprile.

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