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  • Atalantamania:| Concediamo il bis?

    Atalantamania:| Concediamo il bis?

    E' stata la domenica perfetta. Un pomeriggio da sogno e da ricordare a lungo. Ci ha pensato lui, German Denis, a versare il condimento di storia, con una tripletta sontuosa che ha posto fine a un digiuno che iniziava a prolungarsi. Forse era già tutto scritto, per il panzer di Lomas de Zamora: dopo tanto freddo, gelo e neve, il sole aveva fatto capolino, risvegliatosi dopo il letargo invernale. Un accenno di primavera, per sciogliere le ultime ruggini. Ed ecco finito un altro sonno, quello del gol di Denis.

    Ci aveva provato in tutti i modi. Pali, traverse e miracoli delle difese avversarie gli avevano detto di no. Poi, in una partita sulla carta di certo impegnativa, tutto è stato facile. Sembrava quasi un allenamento. Uno, due, tre: la Roma non c'è più. Schiacciata dai cingoli del carrarmato e da tutta l'Atalanta, più bella che mai. Una prova corale eccellente, col Tanque in grande spolvero, ma non solo lui ha vissuto una domenica da incorniciare.

    Marilungo l'ha messa dentro ancora, confermando le ultime, ottime impressioni: l'ex doriano, avvolto per qualche tempo dall'alone di oggetto misterioso, sta ora indossando gli abiti galanti del protagonista. Gol e tanto sacrificio: Marilgol è ora una pedina importantissima per lo scacchiere del Cola. Così come il Frasquito Moralez, altro protagonista del match contro la Roma di Luis Enrique. L'argentino ha trovato nuova linfa riciclandosi come esterno mancino, una posizione che ha saputo esaltare le sue indubbie qualità.

    I plausi vanno ovviamente anche al nocchiero del carro nerazzurro, quel Colantuono che ha saputo infilzare la Roma. Lui, romano nato in una famiglia romanista. E pensare che qualcuno accostava il tecnico giallorosso al Barcellona, tratteggiandolo come papabile sostituto di Pep Guardiola. Chissà che Sandro Rosell non abbia acceso la sua tv su Atalanta-Roma: un pensierino per Colantuono, vincitore indiscusso del confronto con Lucho, potrebbe pure farlo.

    Il tempo dei festeggiamenti è durato poco. L'Atalanta è sempre sul pezzo, guai ad allenare la presa. E' lo spirito del tecnico di Anzio, applicato perfettamente a un gruppo che sta viaggiando spedito verso la salvezza, dribblando con velocità buche e burroni dell'extracampo - leggasi Scommessopoli - con la stessa fluidità con cui si è sbarazzato di certe avversarie toste. Domenica, a Udine, eccone un'altra di quelle. Ma anche dopo una scorpacciata come quella di domenica, l'appetito atalantino è sempre vivo. Non resta che cercare il bis.

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