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  • Atalantamania: dall’Inter al Tottenham, ora è Gasperini a dare lezioni a Mourinho

    Atalantamania: dall’Inter al Tottenham, ora è Gasperini a dare lezioni a Mourinho

    • Marina Belotti
    Uno ne ha 63, nato nel ’58, l’altro ne ha 58, nato nel ’63: entrambi lo stesso giorno, quando soffia il vento più gelido che ti forgia la scorza per le sfide della vita, il 26 gennaio. Nella loro carriera hanno allenato entrambi l’Inter, e nel 2021 riempiono i rotocalchi di mercato. Le analogie finiscono qui, è vero, ora il Maestro ha cambiato volto.
     
    INTER SPARTIACQUE - José Mourinho ha levato l’ancora dalla Milano nerazzurra un anno esatto prima che vi dimorasse Gian Piero Gasperini: certo, i risultati sono stati ben diversi – 4 sconfitte e 1 pareggio per il tecnico di Grugliasco che, tra modulo diamante e albero di Natale, dopo tre mesi non ha nemmeno sentito il profumo del panettone. Poca fiducia concessa, pochissimi giocatori all’altezza. Per Mou invece fu il trampolino di lancio verso il Real Madrid, in due anni 108 partite, Supercoppa, Scudetto e un Triplete che resterà ancora a lungo nella storia. 
     
    GEMELLI DIVERSI - Ma adesso le cose sono cambiate: agli alti e bassi di ‘Daisy, sfociati nell’esonero da un Tottenham ora fuori dalla Champions, Gasp ha risposto con una carriera in crescendo, culminata con il ciclo Atalanta, ancora in pieno svolgimento. Già, adesso è il neo tecnico della Lupa, che si era definito forse un po’ troppo prematuramente ‘Experienced One’, a dover prendere appunti dal collega più esperto per replicare il modello Dea nella Capitale, per riportare i giallorossi in Champions, per aprire un ciclo come quello di Gasperini. Perché l’anno prossimo, se l’Atalanta non inciamperà più sui suoi stessi tacchetti, sarà mister Gasp, e non mister Mou, a portare in Italia le più grandi d’Europa.
     
    CAMPIONI D’INVERNO - Se nel settembre di un decennio fa l’Inter rimpiangeva il suo ex alla Puerta del Sol, oggi quel sobborgo londinese che ha fatto in fretta e furia le valige a Mou, sogna un mister Gasp a dare la sveglia al Gallo. Premier premio alla carriera per il cittadino onorario di Bergamo, ma l'Atalanta l’ha già blindato fino al 2023 con un'opzione per la stagione successiva. Finora i due tecnici si sono scontrati cinque volte: il bilancio sorride al portoghese, tre vittorie della Beneamata contro il Genoa di Gasp, ma quei due pari e gli oltre due lustri trascorsi fanno pensare che nel 2021/2022 anche i numeri del duello potrebbero cambiare. La Panchina d’Oro, da due anni a questa parte, ha un solo proprietario, che stringe il trofeo con le nocche dure di chi è abituato a guidare da solo la nave, senza un autista che lo trasporti in giro. Orgogliosi, leader e gran lavoratori però lo sono entrambi, e mentre dicono di “pensare partita per partita”, sognano il titolo di Campione d’Inverno. Da agguantare e mantenere almeno fino al 26 gennaio, il giorno degli Special One. La sfida tra gemelli astrali è appena iniziata: chi festeggerà con più sorrisi il compleanno 2022? 

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