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  • Atalantamania: dalla tribuna vuota ai titolari infortunati, il momento no della Dea

    Atalantamania: dalla tribuna vuota ai titolari infortunati, il momento no della Dea

    • Marina Belotti
    Prima i Supporters della Nord che si sciolgono, i cori allo stadio che si spaccano tra le Curve, poi quei posti rimasti vuoti in Tribuna Rinascimento nel primo storico match di Champions a Bergamo, infine gli infortuni, tanti, troppi, a cascata, che finora hanno colpito Hateboer, Zapata, Muriel, Palomino, Toloi, Gosens, Pessina e Djimsiti. Otto titolari su undici, non era mai successo. Poche squadre sarebbero rimaste in piedi, compatte e fiduciose, dentro una valanga di queste dimensioni. Ma non l’Atalanta, che oggi guarda avanti: riduce i prezzi dei biglietti, pensa a un mini abbonamento, invita a gridare più forte e a colorare gli spalti, fa scaldare i suoi giovani, pronta a dargli una maglia dal 1’. Il 24 ottobre, per la Dea, è pronto un nuovo inizio. 
     
    LARGO AI GIOVANI- L’araba fenice rinasce dalle proprie ceneri nel periodo più infuocato, nel pieno del tour de force autunnale, ma non il 17, per il suo compleanno sono ancora troppi i dubbi da sciogliere in una gara contro l’Empoli che si giocherà lontano dalle mura amiche. Djimsiti è già andato sotto i ferri e starà fuori trenta giorni, Toloi non sa ancora se ce la farà a riprendersi in una settimana, figurarsi i lungodegenti Pessina, Gosens e Hateboer. Ma l’Atalanta non si scoraggia, grazie al mercato estivo e al suo vivaio, fiore all’occhiello e modello in Italia, ha le armi per fronteggiare l’emergenza. In difesa ci sono due giovani prospetti che fanno ben sperare: Lovato e Scalvini. Il primo ha già dato prova delle sue qualità nei 7’ contro il Torino e nel match dell’Italia Under 21, dove con un colpo di testa ha salvato la rete da un gol fatto della Bosnia. Il secondo, duttile e con lo spirito del lavoro innato, è definito da mister Gasperini ‘un nuovo Bastoni’, e basta questo per dargli fiducia e una maglia. Sulle corsie Maehle e Zappacosta scalpitano, ma c’è anche un Pezzella che vuole rivendicare le sue ultime prestazioni. Nella trequarti del tridente sono pronti Pasalic e Malinvoskyi a incantare a suon di gol decisivi, mentre davanti alla porta la rabbia è tanta: Muriel per quell’infortunio che l’ha fatto stare fin troppo ai box, Zapata per quelle critiche piovutegli addosso in Colombia, Piccoli per quel gol annullato a San Siro. Una cattiveria che alimenta la fame da gol.
     
    VOGLIO CALORE- E poi ci sono i tifosi, che di chat in chat si stanno dando la carica per unire le voci allo stadio, in attesa di un nuovo gruppo di ultras che guidi la Nord. Luca Percassi, a.d di Atalanta, sta venendo incontro ai bergamaschi e ha in programma di ridurre il costo dei biglietti in Tribuna Rinascimento, di mantenere la stessa politica di prezzi dello Young Boys anche contro il ben più prestigioso United, di agevolare i fedelissimi abbonati nel 2019/2020 introducendo la prelazione settore su settore e di dare la possibilità di acquistare un mini abbonamento di 13 gare valevole da dopo la sosta, sempre che la capienza torni al 100%. Atalanta-Spezia, il 20 novembre, sarà quindi la seconda partita della ripartenza, con lo stadio pieno e la panchina altrettanto zeppa di titolari guariti dagli infortuni. Intanto però ci sono sette gare e 21 punti in palio, e la Dea incerottata e un po’ abbacchiata ha intenzione di deludere le aspettative di chi è più in alto e più in forma di lei. Giocherà per vincere, anche senza scenografie di lusso e veterani a guidarla.
     

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