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  • Atalantamania: Ilicic, altro che ‘nemo propheta in patria’

    Atalantamania: Ilicic, altro che ‘nemo propheta in patria’

    • Marina Belotti
    A proposito di citazioni, ieri sera si è fatta la storia. Anzi no: avrebbe firmato la Dea per il 3-3 alla vigilia, adesso c’è rammarico. Ma è un rammarico positivo, perché sottolinea quanto vale l’Atalanta: tantissimo. Sfiorare, e in che modo, la vittoria al Franchi contro due colossi in attacco (Chiesa e Muriel, chi li ferma più?) e un Lafont quasi insuperabile, non è da tutti. Ma non solo: tre gol in attacco, mostrando il calcio che tutti vorrebbero vedere in prima serata: qualità, possesso palla, ripartenze. Uno spot per il calcio, la Rai ringrazia. Con buona pace per il povero Vitor Hugo: là fuori, nel parcheggio del ‘Franchi’, dicono stia ancora cercando Ilicic...

    JO-SI-P Tornato da eroe in quella che era stata casa sua, ha fatto rivedere ai ragazzi della Fiesole di che pasta è fatto. Magari un piatto di penne corte, come i tocchi e i passaggi, abbinati ad una mezzamanica per il Papu e un cucchiaio per Pasalic. Ma anche il riso, tanto, sulla sua faccia. Quando quei giochetti, nel giro di 120’’, son diventati degli assist: eppure è lui a mangiarsi la difesa, una Fiorentina cotta a puntino. Quel che accade dopo però, è la solita minestra. E più che di traverso, va di traversa: quella colpita nel recupero.

    ERRORI-ORRORI  A Palomino scappa (la palla), Hateboer la perde. Sopra di due gol, la Dea non può mai dirsi sicura. E questo, nonostante Gasp non voglia focalizzarsi sui punti deboli, è un tallone d’Achille bello grosso. Farsi recuperare dopo aver dettato legge con ottime azioni da gol in attacco, azzera tutto. Soprattutto il morale. Ma questo è tutt’altro che uno zero a zero: per raggiungere la Finale, l’Atalanta di risultati utili ne avrà ben due a disposizione. La gestione della partita: ecco su cosa dovrà lavorare Gasp. Magari già da domenica, ancora contro i viola.

    TESTA AL CAMPIONATO Già, perché domenica in campo andranno due squadre diverse, magari rivoluzionate. Le pedine cambieranno sensibilmente, non c’è dubbio, con il sogno finale che scoppia dentro. Al ritmo di diastole e sistole, dovrà battere anche in Serie A. Per superare la Fiorentina: una linea del cuore comune, da oggi al 24 aprile.

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