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  • Atalantamania: incubo di una notte di mezza estate

    Atalantamania: incubo di una notte di mezza estate

    • Marina Belotti
    Altro che il sogno Shakesperiano, la Dea getta tutti i bergamaschi nel panico: una settimana fa si aspettava trepidanti il girone di Europa League e sette giorni dopo ha già un piede nella fossa. 

    S…CONCERTO - In diecimila al “Mapei Stadium” sono passati dal concerto di voci per una favola ripresa dopo cinque mesi, allo sconcerto più totale. Non solo perché adesso si deciderà tutto a Sarajevo, lontano non poco da casa, e nemmeno tanto perché l'Atalanta ha un solo risultato da semaforo verde (oltre ad un pareggio come il 'perfetto' 3-3). Quanto per come è arrivata questa frenata che sa di sconfitta: dopo 67' dominati, con il terzo-quarto e quinto gol sfiorato e i bosniaci che apparivano quasi maleducati a non presentarsi nemmeno a Berisha, che fino a quel momento la maglia l’aveva sudata solo per la forte umidità calata su Reggio Emilia. E invece… quei maledetti cinque minuti che l'Atalanta concesse lo scorso anno al Napoli hanno fatto capolino anche ieri sera: qualcosa, all'improvviso, si è spezzato.

    BLACK OUT - La Dea è andata in cortocircuito e i difensori-goleador Toloi, Mancini e Masiello (ammirevole l’assist che ha sbloccato il match) non hanno più ricevuto la carica che li teneva in funzione. Un temporale si è abbattuto su Bergamo proprio alle 20.27, lo skyline orobico ha gettato grandine sui monitor accesi e Sky ha gettato nel panico tutti i nerazzurri, andando in tilt. La legge della paytv, senza decoder niente partita: ma chi l'avrebbe detto che poi il blackout avrebbe raggiunto anche l'Emilia? I ‘black’ non erano nemmeno ‘out’, dal momento che Zapata e Barrow erano dentro, assieme a Gomez e Tumminello. Gasperini ha tentato il tutto e per tutto ma qualcosa non ha girato. Anzi, gli sono girate si, al Gasp…

    VIA LIBERA - Il classe '98 gambiano non ha dato il meglio di sè: ha dribblato, saltato gli avversari ma i preliminari se li è voluto godere da solo: si era parlato di certezza in attacco, ma ora si attaccano tutte le certezze. Sia chiaro, Barrow non è il solo a finire sotto la lente d'ingrandimento del ridimensionamento: ancora troppi sprechi sotto porta e alla prima gara ufficiale senza Caldara, la difesa ha fatto acqua. Mancini o Palomino? In due insieme fanno il neo juventino e il pasticcio sul pareggio è da mani nei capelli. Toloi non è un pilastro su cui poter contare, fa una cosa da dieci e lode e due da bollino rosso. Chissà con Varnier, se non fosse stato alle prese col crociato, sarebbe stata una crociata col Sarajevo? In barba ai giochi di parole, non è ancora tempo di domande. Il 2 agosto è il giorno della verità: questa volta non sarà un Tas a decidere, ma una Dea che dovrà andare a tutto gas. Perché l'Atalanta l'ha imparato sulla propria pelle che "a volte dorme più lo sveglio del dormiente": Ilicic, Freuler e Pasalic sono i 'Tre uomini e una gamba' in più, per risvegliarci dall'incubo sotto il cielo stellato d’Europa.

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