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Atalantamania; la rosa, i gol, la difesa: ecco perché insegue la vetta
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VITTORIE DA BIG- Sono però i numeri dell'ultimo mese a fare scalpore. Oggi è passato un mese esatto dalla vittoria per 3-0 al Maradona di Napoli che ha fatto drizzare le antenne alla capolista e ha costretto gli addetti ai lavori a rifare la griglia per quella parola che a Bergamo è impossibile da pronunciare. Diciotto gol in sei partite, tre a match perfetti di media, e solo 3 subiti in totale. E poi sono anche e soprattutto le modalità con cui l'Atalanta è arrivata a certe vittorie: dominando come a Napoli, ma anche soffrendo per larghi tratti come a Stoccarda, con l'Udinese e anche per metà primo tempo, e parte del secondo, con la Roma caricata da Raieri. Solo le big sanno avere questa continuità di risultati.
VERSO MILAN E REAL- In gol ieri sera è andato de Roon, uno dei tredici marcatori diversi di questa stagione. Nell'Atalanta sono sempre stati tutti attaccanti aggiunti, esterni, centrocampisti e difensori, ma quest'anno la rosa si è allargata nettamente. In panchina siede una seconda Atalanta. Quando nella ripresa entrano Brescianini, Samardzic e Zaniolo, Gasperini può vantare un altro attacco titolare, fresco e motivato a fare bene, da lanciare al momento giusto. Come ieri sera e in molte altre partite decise con le rotazioni. Minime, ma indispensabili. Anche in difesa, una volta fragile e ora da 8 clean-sheet stagionali con Carnesecchi, dove stanno riprendendo spazio Djimsiti e Scalvini, forse anche Godfrey, e intanto ci sono Kossounou, Hien e Kolasinac che hanno annullato i giallorossi ed esperti attaccanti di Champions. Nonostante la rivoluzione del mercato, Gasperini ha ritrovato il suo gruppo di 16 titolari da qui a maggio, per rimanere aggrappato fino alla fine in tutte le competizioni. Questa settimana ne darà una dimostrazione: dopo la Roma, punta alle vittorie con Milan e Real Madrid.