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  • Atalantamania: Muriel out, Pinamonti in, Ilicic...

    Atalantamania: Muriel out, Pinamonti in, Ilicic...

    • Marina Belotti
    Tra tunnel, dribbling e triplette messe a segno nelle amichevoli, viene difficile pensare a un’Atalanta formato Europa senza Luis Muriel. La preparazione estiva l’ha rimesso a nuovo, il colombiano è ancora l’uomo in più in grado di cambiare il tabellino e spaccare le partite. Ma i soldi sono soldi e, con Zapata quasi intoccabile (difficile pensare a un Newcastle disposto a versare oltre 25 milioni), l’Atalanta dal bilancio sempre in verde potrebbe pensare davvero di privarsi del suo numero 9. Per cambiare modo di giocare.
     
    MURIEL- Il passaggio di Federico Bernardeschi al Toronto ha infatti riaperto la pista che porta El Shaarawy all'Atalanta. Mourinho non ha perso di vista Muriel, anzi, sta mettendo pressione a Tiago Pinto: per salutare il colombiano ai Percassi basterebbero 15 milioni di euro, ma si accontenterebbero anche del pupillo del Gasp. Un ritorno amarcord, 14 anni dopo il suo esordio in Serie A, che farebbe felice sia il funambolo d’area che con i giallorossi non riesce a sbloccarsi nemmeno in amichevole, sia il tecnico di Grugliasco, pronto a cambiare sistema di gioco e a schierare due esterni offensivi a lato della punta…Pinamonti.
     
    PINAMONTI- Ormai è fatta, con la partenza di Muriel il centravanti trentino troverà a Bergamo il minutaggio da titolare che chiedeva, con l’Inter disposto a scendere a quota 18 milioni per liberarsi del suo esubero e venire incontro all’Atalanta. Entro la fine della prossima settimana Pinamonti dovrebbe firmare un contratto fino al 2027 da circa 2 milioni a stagione. Gli stessi che ha preso, finora, il partente Ilicic.
     
    ILICIC- Il Gasp l’ha già messo fuori rosa nelle amichevoli, i Percassi sono disposti a rescindere il contratto, Sartori sta facendo carte false per rilanciarlo da protagonista e sobbarcarsi il lauto stipendio. E allora? Manca solo il sì di Ilicic, troppo affezionato alla piazza bergamasca che a Clusone l’ha inondato di affetto, troppo difficile lasciare un ambiente così famigliare che l’ha sempre esaltato quando andava tutto bene e l’ha saputo aspettare quando andava tutto male. Successe anche due anni fa, a un passo dal Milan, e poi…di nuovo a Bergamo. Lo sloveno sta prendendo tempo, ma questa volta non ne resta più tanto.
     

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