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  • Atalantamania: Musso, che fallo! E la prestazione è da ‘brividi’. Zapata…

    Atalantamania: Musso, che fallo! E la prestazione è da ‘brividi’. Zapata…

    • Marina Belotti
    Non è stata sicuramente la sua settimana: prima la gaffe dello specchio dimenticato, che ha mostrato quello che non doveva, poi un altro specchio, questa volta lasciato consapevolmente alle spalle, per un intervento falloso che ha contribuito alla sconfitta dell’Atalanta. L’inferiorità numerica e la chance regalata da Musso al terzo Rossi, scelta tecnica del Gasp rispetto al secondo Sportiello, non hanno giovato a una Dea completamente in bambola, che in casa finora ha raccolto solo 13 punti sui 43 in classifica e, fatto ancora più grave, sui 39 a disposizione. Sconfitta dalla terzultima in classifica e ridimensionata, l’Atalanta si fa superare dalla Juve. Ma è avanti che deve guardare.
     
    TEGOLA ZAPATA- Perché il vero bilancio si tirerà nei prossimi sei giorni. La partita con la Juve della vigilia di San Valentino diventa ancora più decisiva per il quarto posto Champions, che è ancora l’obiettivo stagionale del club bergamasco. Le premesse però non sono buone: pesa la tegola Zapata, tra l’altro potrebbe trattarsi della terza ricaduta muscolare in stagione per l’Atalanta. Dopo Toloi e Gosens anche il colombiano, appena rientrato in campo dopo un mese e mezzo, è costretto a uscire di nuovo, forse per lo stesso problema. Qualcosa non va, e ora il rischio, per quei 14’ che comunque hanno fruttato il gol del pari, è di averlo perso nella settimana più importante. Fiato sospeso.
     
    I NEW ENTRY- Non solo, i neo acquisti Boga e Mihaila appaiono l’uno ancora in ritardo di condizione e l’altro poco integrato nei meccanismi di squadra. Mentre, dall’altra parte, i new entry bianconeri regalano alla Signora una vittoria che la ricompensa degli investimenti. Vlahovic e Zakaria saranno i nemici numero 1 domenica sera. Ma prima, il 10 febbraio, l’Atalanta dovrà sfidare ed eliminare in gara secca la squadra rimasta orfana del suo goleador (a caro prezzo). Proseguire il cammino in Coppa Italia è lo stimolo giusto per risollevare umore e carica agonistica a 72 ore dall’impegno contro la Juve. Va però aggiustata la prestazione, forse la peggiore della Dea: troppi passaggi sbagliati, troppe palle perse, insieme all’equilibrio e all’efficacia di questo 4-2-3-1. E quando all’Atalanta manca qualità tecnica, insieme all’aggressività, il giocattolo rischia di rompersi.

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