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  • Atalantamania: Vojvoda spedito a Torino per soffiare Florenzi alla Juve!

    Atalantamania: Vojvoda spedito a Torino per soffiare Florenzi alla Juve!

    • Marina Belotti
    Quello che molte squadre italiane e scout di tutto il mondo non hanno ancora capito, è che è l’Atalanta a dettare le regole del suo calciomercato. Nessuno sgambetto, niente controsorpasso di Cairo, è stata la Dea a scegliere la destinazione di Mergim Vojvoda, il terzino destro kosovaro che a breve effettuerà le visite mediche in casa granata. Semplicemente, il venticinquenne non era all’altezza del gioco europeo dell’Atalanta e delle sue ambizioni, in Champions League come in Serie A. 
     
    NON VOLEVA VOJVODA- Prima di far firmare un contratto quinquennale- fino al 2025!- a un giovane che deve ancora farsi strada, l’Atalanta ci pensa sempre due volte. Prima di scommettere sui vari Remo Freuler, Robin Gosens e Hans Hateboer, gli scout nerazzurri hanno lavorato con pazienza dietro le quinte del mercato. Ci vogliono lungimiranza e saggezza, doti che non mancano di certo al team vincente del calciomercato orobico, ma anche tanta pazienza, la stessa che serve poi per veder sbocciare i propri talenti e aumentare gli ‘0’ nel valore del cartellino. Non era un mistero l’interesse del Toro e del suo d.s Davide Vagnati, che da maggio stravedeva per il giocatore dello Standard Liegi, l’Atalanta ha preso apposta tempo, permettendo così ai granata di chiudere l’affare, a ragion veduta. Nonostante la cena fosse andata bene e le parole al miele spese da Vojvoda per la Dea avessero fatto leccare i baffi ai dirigenti bergamaschi, non erano ancora convinti di quel ragazzo senza alcuna esperienza nell’Europa che conta. Sborsare oltre 4 milioni non ne valeva la pena, soprattutto perché nel frattempo, sul fronte di casa, tutti avevano disfatto le valige: Hateboer si è morsicato la lingua e ora vuole restare, Castagne pure-rialzo permettendo-Gosens non trova l’offerta indecente che si aspettava e Reca sta per riunirsi al gruppo. E poi c’è lui, Alessandro Florenzi, quell’amore mai tramontato per cui vale la pena abbandonare all’altare il promesso sposo kosovaro.
     
    PRONTO L’ASSALTO PER FLORENZI- Messa in difficoltà per il reparto d’attacco, la Juventus adesso dovrà lottare con l’Atalanta anche per ridisegnare il suo centrocampo. Rifiutata ogni offerta che non sfiori i 60 milioni di euro per Duvan Zapata, patron Antonio Percassi ha detto no anche alla contropartita Perin, ben contento che Gollini si stia riprendendo il posto tra i pali. Così, l’auto degli scout bianconeri è uscita dall’A4 per imboccare la strada verso la Capitale: per il restyling della fascia destra il classe 1991 di ritorno da Valencia è più che un’idea con De Sciglio in uscita, ma ci si mette di nuovo l’Atalanta. Che cerca proprio un profilo maturo e di esperienza che italianizzi una rosa composta solo dai tricolori Caldara e Sportiello- oltre ai più giovani Da Riva e Piccoli. Ma se con la Juve sarebbe merce di scambio- con uno tra Rugani e Romero- e dovrebbe lottare per un posto in campo, con la Dea il giallorosso Florenzi diverrebbe nerazzurro al 100%, ritagliandosi un posto da protagonista nei match internazionali. Da superare solo lo scoglio dell’alto ingaggio, tra i 10 e i 15 milioni di euro-ma qui sì che ne vale la pena- e della concorrenza di Siviglia, Fiorentina e dell’Everton di Ancelotti.
     
    E INTANTO UN TALENTO DEL BARCELLONA- Non poteva pescare che dalla famosissima cantera spagnola la Dea, sempre più dirottata a palcoscenici illustri. Non deve ingannare la giovane età di Anwar Mediero, doppia nazionalità etiope e spagnola: il classe 2002 infatti è già pronto a esordire in Prima Squadra sotto l’egida di mister Gasperini. L’esterno destro d’attacco in arrivo dal Barcellona U18 infatti, pur giocando con ragazzi più grandi di un anno nel 2014, ha trainato il Celta Vigo alla vittoria del campionato galiziano. Del resto il suo asso nella manica è lo sprint con cui buca la rete: all’esordio in blaugrana nella Junior Division of Honor contro ilCF Damm, segnò il suo primo gol dopo soli 9’.
     

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