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  • Auguri all'odiato Salah, al non 'fighetto' Kahn e a Michael Laudrup

    Auguri all'odiato Salah, al non 'fighetto' Kahn e a Michael Laudrup

    • Cesare Bardaro
    Campio-nati del 15 giugno:

    Anche se i tifosi della Fiorentna, comprensibilmnte, si dissoceranno, auguri di buon compleanno a
    MOHAMED SALAH, 1992, attaccante egiziano della Roma, in prestito dal Chelsea
    Buon compleanno, invece, senza dissociazioni a
    OLIVER KAHN, 1969, ex portiere tedesco, di origini lettoni, di Karlsruhe, Bayern Monaco e Nazionale tedesca, Detto “Der Titan” e “King Kahn” e anche “Bananen-Olli”, per la sua abitudine di prendere per la collottola i suoi difensori che avevano commesso qualche errore. Dotato di grande grinta e furore agonistico, era un vero trascinatore. Una volta cercò di infilare il suo guantone nel naso di Klose “Credo di aver sempre mostrato agli spettatori passione, amore e volontà: le mie qualità migliori, che spero rimarranno legate al mio nome”.Miglior portiere del mondo nel 1999, 2001 e 2002. Nel 2001 giocò un ruolo importantissimo nella finale contro gli spagnoli del Valencia, parando tre rigori su sette e permettendo così al Bayern di vincere la sua quarta Coppa dei Campioni. Nella finale del Mondiale 2002 contro il Brasile commise però un grossolano errore sul tiro di Rivaldo, che consentità a Ronaldo di segnare l'1-0. Antitesi del calciatore fighetto e modaiolo, ha recentemente dichiarato alla tv tedesca, commentando le numerose foto di Cristiano Ronaldo in mutande, apparse ovunque,“Ultimamente ho visto più il pacco di Ronaldo che le tette di mia moglie”.
    OSCAR DAMIANI, 1950, ex attaccante di Inter, Vicenza, Napoli, Juventus, Genoa, Milan, N.Y. Cosmos, Parma, Lazio Detto Flipper È stato probabilmente l’ultima ala destra dei tempi moderni «Ero un’ala classica di quantità e di qualità ma davanti a me giocavano sempre due punte, quindi spesso fungevo da terzo attaccante, avevo una certa propensione alla finalizzazione e realizzavo anche parecchi gol. Segnavo anche di testa pur non essendo molto alto. Ero un giocatore abbastanza eclettico e veloce, ma non stavo solo sulla fascia: venivo a dare una mano anche in difesa, perché con Causio come mezzala avevo anche compiti di ripiegamento“. Poi è diventato procuratore gestendo giocatori del calibro di Shevchenko e Thuram, Signori, Costacurta, Panucci e Weah. Il 14 novembre era presente allo stadio de France di Parigi “Ho avuto fortuna, perché sono riuscito ad uscire dallo stadio prima che chiudessero i cancelli, ho preso un taxi e sono tornato in albergo(...).
    Ho sentito questo boato fortissimo, due volte, ma nello stadio non abbiamo avvertito la gravità di quello che stava succedendo, anche se al momento del primo botto i giocatori si sono come fermati, ma poi non c'è stato nessun annuncio, per motivi di ordine pubblico, ma quando io sono uscito, 10 minuti prima della fine della partita, stavano chiudendo i cancelli, perché 80mila persone in giro per la città in quella situazione non avrebbero potuto controllarle".
    LUIGI MARTINI, 1949, ex difensore/centrocampista di Lucchese, Siena, Livorno, Lazio, Chicago Stings, Toronto Blizzard. Fu Campione d'Italia con la Lazio nel 1974 “La squadra era veramente divisa in due clan separati, con propri spogliatoi e magazziniere. Questo dal lunedì al sabato. Poi la domenica succedeva qualcosa di straordinario: bastava indossare la maglia biancoceleste per mettere da parte ogni contrasto. In campo uniti per la vittoria. Poi, finita la partita, tutto tornava normale. Da un lato c’erano Chinaglia, Wilson, Pulici, Oddi e Facco. Io e Re Cecconi stavamo dall’altra con Frustalupi, Garlaschelli e Nanni. La Lazio mi prese che era appena retrocessa dalla A. Ci volle poco, però, a capire che in quella squadra i padroni fossero Chinaglia e Wilson. Ed a me questo non piaceva per niente. Oltretutto Giorgio aveva la brutta abitudine di mortificare i più deboli. Non lo faceva per cattiveria, ma non andava bene». E' stato poi pilota dell'Alitalia e deputato, nel 1996 e nel 2001, con Alleanza Nazionale.
    MICHAEL LAUDRUP, 1964, ex centrocampista danese di Kiobenhavns BK, Brondby, Juventus, Lazio, Barcellona, Real Madrid, Vissel Kobe, Ajax. Detto, shahespearianamente Il principe di Danimarca Appartiene ad una famiglia di calciatori: il padre Finny, che fu anche suo allenatore, il fratello Brian, che giocò nella Fiorentina nel 1992-93 e nel Milan l'anno successivo, i figli Andreas e Mads e il nipote Nicolai. Per divergenze con il CT rifiutò di partecipare all'Europeo 2002, vinto dalla Nazionale danese. "Trapattoni mi ha fatto capire alla Juve come si vive in un grande club e la necessità di dover sempre giocare per vincere. Anche Piontek con la Danimarca mi ha insegnato molto. E poi c'è Cruijff. Anche i problemi che a te sembravano difficilissimi lui li risolveva con la massima semplicità. A volte bastava una parola sola”. Aveva un grande talento, ma anche precisi liimiti caratteriali Platini: "Laudrup? È il miglior giocatore del mondo, in allenamento" disse di lui Platini. In Spagna è stato l'unico giocatore a vincere cinque titoli di fila con due squadre differenti, 4 col Barca e 1 col Real.
     
    Era nato il 15 giugno, anche 
    DIRCEU, 1952-1995, centrocampista brasiliano, in Italia con Verona, Napoli,
    Ascoli,Como, Avellino, Ebolitana, Benevento- A Eboli, dove si era trasferito a fine carriera, gli hanno dedicato lo stadio. Morì in un incidente stradale a Rio. Ha avuto vari soprannomi: in Brasile “La formica” per la sua resistenza fisica, e “la Farfalla”, mentre in Italia lo definirono “lo Zingaro” per il suo peregrinare in tante squadre. Famose le sue punizioni ad effetto (per beffare i portieri occorre riuscire a far ballare la samba al pallone). Un suo compleanno fu uno dei giorni più importanti della sua carriera “Il 15 giugno 1973, giorno del mio compleanno, prendo parte con la nazionale del Brasile al match contro la Germania, a Berlino. Un incontro di grande importanza seguito con molta ansia dai tifosi brasiliani. Quella partita rappresenta il più bel ricordo della mia vita. Il Brasile sconfigge la Germania per 1 a 0 con un mio gol, segnato di destro, da una trentina di metri. Un bolide che sorprende il grande Maier e permette al Brasile di conquistare la prestigiosa vittoria. Quel giorno compivo ventun anni, sufficienti per comprendere che il giorno della nascita aveva influssi decisivi sulla mia vita”. Nel Botafogo era compagno di stanza di Jairzinho “Jairzinho è stato il mio maestro, era un amico, mi voleva bene. Un grossotalento. Mi ha insegnato certe astuziecalcistiche che in futuro mi sono state digrande utilità. Mi ha fatto capirel'importanza del dribbling, della finta, del passaggio di prima. Mi ha messo intesta la necessita di sviluppare un gioco veloce, facendo correre la palla seguendo la ragione, la logica del gioco. Un attaccante eccezionale, di grande fantasia, un po' matto. Quand'era in giornata non c'erano ostacoli".
    Buon compleanno anche a 
    NENAD SAKIC, 1971, ex difensore serbo di Lecce (1997-98) e Sampdoria (1998-2005). Vice di Mihajlovic a Genova e Milano
    FACUNDO PARRA, 1985, attaccante argentino del Rafaela, all'Atalanta nel 2012-13.
    HACHIM MASTOUR,1998, trequartista italo-marocchino del Malaga, in prestito dal Milan.
    ROBERTO BACCI, 1967, ex difensore centrocampista di Torino, Derthona, Pavia, Como Mantova, Laxio, Verona, Modena, Arezzo.

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