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  • Avv. Ferrari: 'Lo Stato non può imporre il taglio degli stipendi. E c'è il rischio dello svincolo per molti giocatori'

    Avv. Ferrari: 'Lo Stato non può imporre il taglio degli stipendi. E c'è il rischio dello svincolo per molti giocatori'

    L'avvocato Luca Ferrari, esperto di diritto sportivo, ha parlato a Il Corriere dello Sport: "Si è molto parlato di questo taglio degli stipendi come una scelta non solo “obbligata” moralmente o razionalmente, ma anche inevitabile, per un supposto ed invocato intervento impositivo del Governo. A mio avviso, questa “minaccia” non regge. Lo Stato interviene, come è sempre successo, per tutelare i lavoratori e le aziende, concedendo e sovvenzionando strumenti che garantiscono l’occupazione in momenti di crisi. Ma non vedo come lo Stato possa obbligare i dipendenti ad accettare il taglio dello stipendio, soprattutto quando si tratti di lavoro iper-qualificato, fortemente richiesto sul mercato e regolato da contratti a tempo determinato, i cui contenuti economici sono negoziati individualmente".

    L'avvocato Ferrati ha specificato: "Da un lato c’è il diritto del datore di lavoro di applicare la misura disposta dallo Stato, dall’altro il dipendente che ha alternative deve poter esercitare il diritto costituzionale di libera iniziativa economica, svincolandosi e affidandosi al mercato. Pertanto, non vedo come si possa impedire per legge al calciatore di recedere per giusta causa dal contratto e trasferirsi ad altro club, in Italia o all’estero, una volta che il proprio club lo abbia informato di averlo messo in “cassa integrazione” al 70% dello stipendio". 

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