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  • Bacca, Bertolacci e Bee: i guai del Milan

    Bacca, Bertolacci e Bee: i guai del Milan

    • Federico Albrizio
    Salto di qualità rimandato. Il Milan non supera l'ostacolo Atalanta e va alla sosta con una parziale frenata nella rincorsa alle posizioni nobili della classifica: centrare il quarto successo consecutivo avrebbe dato la svolta auspicata da Sinisa Mihajlovic alla stagione dei rossoneri, che ora vanno alla sosta con qualche certezza in meno. Nella serata di San Siro sono stati diversi i fattori a frenare il Milan, dalla stanchezza alle assenze, ma analizzando nel dettaglio si nota come il problema si riduca a una carenza di... vitamina B.

    DA BIDONE A INDISPENSABILE - Se le assenze sono state uno dei fattori decisivi, quella di Andrea Bertolacci va annoverata come la più pesante in assoluto. Il percorso fin qui del centrocampista ex Genoa con la maglia del Milan è curioso: definito come acquisto evitabile e troppo costoso per i 20 milioni di euro versati nelle casse della Roma, Bertolacci si è ora trasformato in giocatore imprescindibile per i rossoneri e la partita contro l'Atalanta ha confermato questa situazione. Senza di lui la mediana cambia completamente volto: meno dinamica in copertura, poco incisiva negli inserimenti e mancano anche le idee in fase di impostazione. A risentirne anche i singoli, perchè con Kucka e Poli accanto Montolivo viene facilmente individuato come unica fonte di gioco in mezzo e prontamente contenuto dai marcatori avversari. Il gol alla Lazio aveva illuminato la strada, ora Mihajlovic spera di recuperarlo per la ripresa del campionato, che vedrà il Milan subito impegnato a Torino contro la Juventus.

    INVENTORE - Chi salvo cataclismi tornerà a disposizione è Giacomo Bonaventura, a disposizione dopo aver scontato la squalifica contro l'Atalanta. Sia chiaro, Niang non ha affatto sfigurato sulla corsia mancina, ma il lavoro normalmente svolto da Jack è di tutt'altro tenore: seppur talvolta il numero 28 si chiuda troppo nelle sue giocate, la manovra del Milan vive delle sue invenzioni e dei suoi strappi. Niang ha mostrato una grande propensione all'uno contro uno e alla conclusione, Bonaventura abbina a questo anche una buona visione di gioco negli ultimi 25 metri favorendo i movimenti dei compagni; da non sottovalutare poi l'abilità del centrocampista ex Atalanta sui calci piazzati, sia diretti che indiretti. Il Milan ha mostrato una certa Bonaventura-dipendenza, in attesa di trovare altre soluzioni per vivacizzare la manovra Mihajlovic non può fare a meno di lui.

    ARMA MISTERIOSA - Un'arma ancora misteriosa è poi Mario Balotelli: l'attaccante aveva cominciato a far ricredere gli scettici sul suo ritorno in rossonero con buone prestazioni e un gol dei suoi (punizione) contro l'Udinese, poi l'inizio di un calvario. SuperMario è fermo per la pubalgia, un problema che i medici del Milan non sono ancora riusciti a risolvere tanto che non c'è una data certa per il suo rientro in campo. Non può essere lui il salvatore della patria, ma certo Mihajlovic sfrutterebbe volentieri le sue qualità per dare più pericolosità all'attacco anche a partita in corso. Proseguono le cure con la speranza che la sosta possa aiutare, ma è necessario avere un quadro chiaro sulla situazione: il Milan aspetta Balo ma non ha la forza di aspettarlo a lungo, anche se il probabile ingaggio di Boateng a gennaio potrebbe offrire una soluzione tampone.
     
    INCEPPATO - Detto degli assenti al Milan sono però mancati anche i presenti contro l'Atalanta: uno su tutti, Carlos Bacca. Il colombiano questa volta si è inceppato, non è stato il killer spietato capace di segnare 6 reti calciando solo 9 volte verso le porte avversarie (dato aggiornato a prima della partita di ieri sera) e senza i suoi gol i rossoneri non riescono a decollare. Per una squadra che è ancora in fase di costruzione e mostra ancora qualche fragilità dal punto di vista mentale è fondamentale avere un punto di riferimento che si prenda grandi responsabilità e dia garanzie di rendimento: per esperienza e personalità quel qualcuno deve essere proprio El Peluca e di giornata in giornata la sua voce si fa sempre più sentire. Ieri nel modo sbagliato, un giallo rimediato per proteste nei confronti dell'arbitro Giacomelli, ma visto il suo score finora è legittimo pensare che possa essere stato solo un caso isolato.

    B&BEE - Questioni di campo, ma non solo: al Milan manca qualcosa anche da un punto di vista societario. Il passaggio del 48% delle quote del Milan dalle mani di Silvio Berlusconi a quelle di Bee Taechaubol, rimandato di mese in mese, ha inevitabilmente destabilizzato l'ambiente: bloccato a metà lo scorso mercato estivo (è mancato il cosidetto botto finale), la questione stadio è stata gestita in maniera poco chiara e infine il dualismo tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani, con una gerarchia di comando prima stravolta e poi ripristinata. Per ultime le uscite del presidente Berlusconi nei confronti della squadra, le cui prestazioni contro Sassuolo e Atalanta sono state apertamente criticate mettendo in discussione anche il lavoro del tecnico Mihajlovic. Vicenda societaria da risolvere, vicenda che poi si riflette anche sul campo: come detto lo scorso mercato non è stato completato, a questa squadra manca qualcosa anche a livello di organico soprattutto a centrocampo (un centrale ed esterni per il 4-4-2) e in difesa, al netto della situazione dell'attacco che dipende dalle condizioni di Balotelli e Menez. Insomma: che sia Berlusconi o Mr Bee, il Milan convalescente ha bisogno di una bella iniezione di fiducia (e investimenti a gennaio) per essere all'altezza delle aspettative di società e tifosi.

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