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  • Barella e Brozovic, cuore e cervello dell'Inter: Inzaghi li blinda e spera in un regalo per gennaio

    Barella e Brozovic, cuore e cervello dell'Inter: Inzaghi li blinda e spera in un regalo per gennaio

    • Andrea Distaso
    I soliti noti, i soliti due. In un'Inter che torna a vincere pure a San Siro, lasciandosi alle spalle le scorie polemiche del finale di partita contro la Juventus e che dà continuità al successo infrasettimanale contro l'Empoli, ancora una volta emerge e spicca su tutto e tutti il rendimento di Marcelo Brozovic e Nicolò Barella. Perni insostituibili di un centrocampo che si conferma reparto fondamentale per gli equilibri di una squadra alla ricerca di continuità di prestazioni - anche all'interno della stessa partita - e di nuove certezze. In attesa che la crescita delle ultime uscite si confermi nel tempo, si riparte dalle sicurezze già acquisite e dal desiderio di blindarle anche in ottica mercato.

    BARELLA DA RECORD - Discorsi avviatissimi col motorino sardo, che sarà il prossimo in ordine di tempo ad abbracciare il progetto nerazzurro dopo Lautaro Martinez. L'intesa verbale, per un rinnovo fino a giugno 2026 e un ingaggio a salire che gli consentirà di raddoppiare le cifre attualmente percepite, è un dato di fatto. La fumata bianca è davvero dietro l'angolo e con essa l'ufficialità: impossibile oggi pensare di rinunciare ad un calciatore capace come pochi di fare la doppia fase e sempre più a suo agio anche come avviatore delle iniziative offensive. Nel primo tempo contro l'Udinese, è stato il giocatore che ha calciatore più volte verso la porta avversaria, ben 7 (un record), e anche nella ripresa ci ha messo lo zampino, dando il la all'azione del raddoppio, rifinita da Dumfries e conclusa da Correa.

    REBUS CROATO - Simone Inzaghi ha "invocato" la sua firma sul contratto, così come quella di Brozovic, protagonista anche quest'oggi di una prestazione da grande direttore d'orchestra. Insostituibile per come interpreta il ruolo del playmaker davanti alla difesa e per l'assenza in organico di una vera e propria alternativa, il calciatore croato si trova in una situazione contrattuale molto più delicata. In scadenza a giugno e, per quanto desideroso di proseguire la sua avventura a Milano, le posizioni economiche tra lui e il club rimangono distanti. Brozovic percepisce attualmente 3,5 milioni di euro e vorrebbe salire fino a circa 5/5,5 mentre la proposta di Marotta è più bassa. Come se non bastasse, l'ad nerazzurro ha posto il mese di dicembre come deadline per arrivare ad una soluzione definitiva del caso: solo una strategia o ci si prepara anche all'ipotesi peggiore, ossia di perdere il calciatore a parametro zero al termine della stagione?

    NE SERVE UN ALTRO - Un problema eventualmente futuribile, mentre quelli strettamente più attuali per Inzaghi risiedono nell'individuare un giocatore che completi, per quantità e qualità, la linea mediana a tre. Perso a tempo indeterminato Eriksen, l'allenatore dell'Inter non ha ancora ricevuto da Hakan Calhanoglu risposte pienamente convincenti. L'ex trequartista del Milan si conferma giocatore prezioso in fase di non possesso e come soluzione da sfruttare sui calci piazzati, ma la bontà delle scelte negli ultimi 30 metri continua ad essere un limite. Sensi, Gagliardini, Vecino e pure il redivivo Vidal di questo inizio di stagione non possono essere, per questioni tecniche e fisiche, la soluzione a tutti i mali. L'Inter resta dunque attenta ad eventuali opzioni sul mercato di gennaio, economicamente compatibili con l'attuale momento di sofferenza a livello societario. Morten Thorsby della Sampdoria e Nahitan Nandez del Cagliari sono alcuni dei profili vagliati sul fronte italiano, mentre Donny van de Beek, che al Manchester United continua a non essere preso in considerazione, può diventare un'idea percorribile solamente con la formula del prestito e con un contributo significativo del club inglese al pagamento dell'ingaggio.

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