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  • Basta comportamenti scellerati, il vaccino dovrà trovarci preparati: poi sarà Natale tutto l'anno!

    Basta comportamenti scellerati, il vaccino dovrà trovarci preparati: poi sarà Natale tutto l'anno!

    • Marco Bernardini
      Marco Bernardini
    Il ministro alla Salute, Roberto Speranza, ha compiuto un atto epocale per il quale passerà alla storia. Ha ricevuto i funzionari del colosso farmaceutico Pfizer con i quali ha firmato ufficialmente l’accordo che prevede la fornitura all’Italia di un milione e settecentomila dosi del vaccino anti-Covid entro la metà di gennaio.

    La notizia relativa alla scoperta di questo prezioso “elisir” la cui sperimentazione garantisce l’immunità al novanta per cento contro il virus possiede un significato enorme per il destino dell’umanità intera e può essere affiancato ad altre scoperte scientifiche clamorose come quelle della penicillina o del siero per la poliomielite.

    Un annuncio atteso da tutto il mondo e persino inaspettato in tempi così relativamente brevi se si considera che, mediamente, per trovare antidoti a malattie virali importanti quasi sempre occorrono anni e non mesi. Lo sforzo che la Pfizer, la medesima multinazionale che inventò e lanciò sul mercato mondiale il Viagra, ha compiuto insieme con la Biontech ha dello stupefacente e sottolinea mai ce ne fosse bisogno l’importanza fondamentale della ricerca alla quale tutti noi siamo chiamati a concorrere per sostenerla.

    Adesso non ci resta che aspettare armati di santa pazienza e di grande buon senso. Il numero delle prime dosi che arriveranno, secondo accordi, sarà certamente irrisorio rispetto a quello dell’intera popolazione italiana. I primi a beneficiare di questo vaccino saranno, giustamente, gli operatori sanitari che stanno combattendo in prima linea e, a seguire, le persone anziane a fragili che vivono nelle case di riposo. Poi, via via, toccherà agli altri e l’operazione globale non sarà sicuramente semplice da realizzare, anche perché lo stesso vaccino per essere efficace dovrà essere somministrato in due tempi.

    La cosa fondamentale, dunque, sarà quella di farci trovare preparati quando arriverà il tempo della prevenzione capillare. E per preparati occorre intendere sani. Un obbiettivo possibile da realizzare solamente ad una condizione ben precisa. Osservare con scrupolo certosino tutte le disposizioni in atto e sicuramente anche quelle fatalmente a venire che continuano a venir diramate dal “quartier generale” per limitare i danni in questa guerra totale.

    Non è semplice certo, ma è doveroso. La gente è stremata, economicamente e psicologicamente. I continui cambi di rotta con le diverse bandiere, rossa e arancione e gialla, non fanno che accrescere il disorientamento e la tensione ormai a fior di pelle. Meglio sarebbe stato dichiarare un lockdown generale alla cinese piuttosto che questa snervante “goccia cinese”. Ma tant’è. Ora l’importante è che ciascuno gestisca con prudenza e con senso di responsabilità la propria quotidianità evitando rigorosamente, per esempio, di trasformare le prossime feste di Natale nella scellerata replica delle vacanze estive.

    Facciamo i bravi e rimandiamo tutto a quando sarà arrivato e distribuito a tutti il vaccino. Dopo, sarà Natale tutto l’anno.

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