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  • Romamania: Smalling romanista vero, Kumbulla come Barella e Zaniolo. Su El Shaarawy bisognava svegliarsi prima

    Romamania: Smalling romanista vero, Kumbulla come Barella e Zaniolo. Su El Shaarawy bisognava svegliarsi prima

    • Paolo Franci
    Pochi, ma buoni. Eppoi, qualche peso di troppo su spogliatoio e bilancio del club, la Roma di Friedkin se l'è tolto. Il voto al mercato della Roma non lo voglio dare, troppo riduttivo restringere in un numero una sessione così complicata e vissuta con le difficoltà del passaggio di proprietà a distogliere attenzione ed energie. E comunque: Smalling era obiettivo imprescindibile, l'architrave della difesa. E alla fine di un tormentone che oggi arriva e domani è saltato tutto, il centrale dei desideri di Fonseca è tornato tra noi. E lo ha fatto da 'romanista vero', cosa che non dispiace affatto ai tifosi, al punto che qualcuno ha lanciato una campagna per far sì che diventi capitano. Vabbè, di Pedro posso dire solo cose belle. Uno che ha vinto 27 trofei in carriera e si mette a disposizione in quel modo, sudando e sgobbando come fosse uno sbarbato che deve conquistarsi il posto, beh, solo questo vale una standing ovation.

    Poi, sulla qualità, lo avete visto con i vostri occhi. Su Kumbulla non posso che confermare quel che s'era visto lo scorso anno a Verona. Il ragazzo ha qualità e personalità straordinarie. Direi che siamo sulla linea della 'generazione Barella' o per restare alle cose di casa, 'generazione Zaniolo', ragazzi che hanno tutto e te lo fanno vedere subito senza aver timore e con quel pizzico di sicurezza nei propri mezzi che non guasta. E siamo arrivati a Borja Mayoral. Il giocatore c'è e oggi arrivare in Italia dalla Spagna è meno traumatico, dal punto di vista tecnico-tattico, di un un paio di decenni fa. Come sempre però, prima di parlare del vice-Dzeko, aspettiamo cos'ha da dirci il campo, l'unica vera Cassazione. Preoccupa un po', invece, la situazione portieri e la delicata situazione di Pau Lopez. E qui dovrà essere bravo il tecnico a recuperarlo psicologicamente. Qualcosa a centrocampo, il reparto che dà meno garanzie secondo me - a parte Veretout - forse si doveva fare, soprattutto dal punto di vista dell'esperienza.

    Poi, finalino per El Shaarawy. Il faraone io lo sarei andato a (ri)prendere in braccio e certo il fatto di essersi ridotti all'ultimo secondo per riportarlo a casa non è stato il massimo. Vediamo se con la prossima finestra di mercato si potrà fare in modo di riportarlo dove vuole e merita di stare.
     

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