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  • Bogliacino:| 'Mazzarri voleva restassi al Napoli'

    Bogliacino:| 'Mazzarri voleva restassi al Napoli'

    Il centrocampista uruguayano Mariano Bogliacino è stato intervistato in esclusiva da Napolisoccer.NET. Nell’intervista, che si può leggere di seguito, l’ex azzurro ha parlato della sua avventura in azzurro, del suo infortunio e delle aspettative del campionato del Lecce, squadra in cui attualmente milita:
     
    C’è un’affinità tra il Lecce e il Napoli in cui lei ha militato in serie C?

    “Quando stavo al Napoli, l’anno di serie C, ricordo che quella era una squadra costruita per vincere il campionato e anche questo Lecce secondo me è fatto per vincere. Noi siamo la squadra più forte di tutto il nostro girone e vogliamo vincerlo. Sappiamo bene che non sarà facile, però se vogliamo riuscirci, dobbiamo avere come riferimento proprio quel Napoli”.

     
    Che ricordi porta della sua avventura partenopea?

    “Ho tanti ricordi belli, che nessuno può cancellare dalla mia mente. Mi ricordo l’ultima partita in serie B contro il Genoa, che fu una festa bellissima. A rendere tutto ancor più bello fu il gemellaggio tra le due tifoserie. Ricordo anche che dopo la promozione in A, arrivati all’aeroporto venne tanta gente a salutarci. Quel bagno di folla fu un'emozione grande”.
     
    Le è dispiaciuto lasciare Napoli?

    “Si molto. Ho fatto tutta la mia carriera in Italia, ma Napoli mi ha dato la possibilità di farmi conoscere al grande pubblico della serie A. Oltre alla massima competizione italiana, con il club azzurro ho anche giocato in Europa. Non stavo giocando molto e quella voglia matta che avevo di scendere in campo, mi ha costretto ad andar via”.
     
    Come mai andò via dal club azzurro?

    “Come ho detto prima il motivo è che non trovavo spazio ed al tempo stesso volevo dimostrare tutto il mio valore. Mister Mazzarri voleva che restassi, ma non mi andava di fare panchina e andai via per giocare un pò di più”.
     
    Dove può arrivare questo Napoli?

    “Il Napoli può arrivare in alto. E’ un gruppo consolidato, con grandi giocatori e con un mister che lavora bene, per cui può arrivare molto in alto”.
     
    Se la dovesse chiamare il Napoli, tornerebbe?

    “Sicuramente si. Sono legato alla città ed ho anche due figli che sono nati lì. Ho ancora molti amici al di fuori del calcio nella città partenopea, ecco perché considero Napoli la mia seconda città”.
     
    Come ha vissuto l’infortunio? Ha mai pensato di lasciare il calcio?

    “No, non ho mai pensato di lasciare il calcio, poiché ero giovane. Non è facile ritornare a giocare dopo che hai avuto un grande infortunio. In quei giorni pensavo solo a lavorare e ritornare più forte di prima, il periodo più brutto fu quello della convalescenza. Vedevo tutti fare la cosa che più mi piace fare al mondo: giocare al pallone, mentre io dovevo stare fermo. E’ una cosa brutta per la quale non trovo neanche le parole giuste per spiegarla”.
     
    Quali sono gli obiettivi di Bogliacino in questa stagione?
    “Giocare il più possibile e vincere il campionato con la maglia del Lecce”.
     
    Giocare con la 10 al San Paolo che effetto le ha fatto?

    “L’emozione è stata tanta. Da piccolo ho sempre seguito il campionato italiano, giocare con la maglia numero 10 che fu del grande Diego Maradona, per me che sono latino americano, è stata un’emozione unica. La felicità era tale che ad oggi non trovo le parole giuste per esprimerla”.
     
    Sente qualcuno dei suoi vecchi compagni?

    “Sono cambiati tanti giocatori nel Napoli, per cui non mi sento spesso come succedeva in passato con i miei ex compagni. Ho un ottimo rapporto con Walter Gargano, che ora è andato via. Prima che partisse ho sentito anche il Pocho”.
     
    Nicolas Amodio lo sente ancora?

    “Ogni tanto ci sentiamo, siamo stati insieme a San Benedetto ed a Napoli, attualmente gioca con il Penarol”.
     
    Cosa ci può dire sul suo compagno di squadra Falco?

    “E’ il futuro del calcio italiano, è un ragazzo molto giovane, un mancino che gioca sull’esterno. E’ un giocatore molto rapido che vede molto bene la porta, credo sia un ragazzo che farà carriera”.
     
    C’è qualche tuo connazionale che vedresti bene al Napoli?

    “Ramirez mi piace molto, ora però è andato in Inghilterra. Purtroppo qui non vedo bene le partite del campionato uruguaiano, per cui non so se c’è qualche altro giocatore che farebbe al caso del Napoli o no”.
     
    Le è dispiaciuto non giocare con la sua nazionale?

    “Si tantissimo, ritengo che sia bellissimo rappresentare la propria Nazionale in giro per il mondo. Purtroppo  ad oggi non ci sono i presupposti per entrare a far parte della celeste. La nazionale, costruita da Tabarez, è un gruppo forte fatta da tanti giovani che si stanno togliendo molte soddisfazioni. Il picco più alto della mia carriera è stato quando ho giocato a Napoli, purtroppo però non è mai arrivata la convocazione, ciò mi è dispiaciuto non poco. Sono però ugualmente contento della carriera che ho fatto e che sto facendo".


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