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  • Bologna, le pagelle di CM: Verdi supremo, Nagy al primo gol in A

    Bologna, le pagelle di CM: Verdi supremo, Nagy al primo gol in A

    • Greta De Cupertinis
    Bologna-Verona: 2-0
     
    Mirante 6: spettatore non pagante, il Verona costruisce poco e nulla e lui assiste al match senza faticare.

    Mbaye 6.5: corre sulla fascia dando importanza più alla fase difensiva rispetto a quella offensiva, fa il suo compito con impegno e precisione.

    De Maio 6: la coppia con Helander oggi funziona a dovere, il muro con il compagno non viene praticamente mai superato. Bene così.

    Helander 6: l’avversario non si fa temere particolarmente ma lo svedese è attento e mette in campo una prestazione lineare e senza grosse sbavature.
      
    Masina 6.5: sfiora il gol ad inizio partita dimostrando di poter dare una mano ai compagni anche in fase offensiva. Presente, lucido e mai banale.

    Dzemaili 6: meno preciso del solito, sbaglia qualche passaggio di troppo ma in campo la sua presenza è costante. Peccato non riuscire ad essere incisivo.

    Pulgar 6: un tiro pericoloso da fuori area e poi tanti falli che rischiano di trasformare il cartellino giallo in rosso. Come sempre però il perno del centrocampo.

    (dal 58’ Crisetig 6: discreto nei suoi interventi, cerca di aiutare la squadra come può).

    Poli 6.5: lotta contro gli avversari per tutto il match, ha grinta da vendere e non teme nessuno. Un leone in campo.

    (dal 76’ Nagy 6.5: entra e segna il primo gol in Serie A).

    Verdi 7: una punizione disegnata col pennello che vale il prezzo del biglietto e contribuisce al ritorno alla vittoria. Null’altro da aggiungere.

    Destro 6: rientra in campo da titolare ma non riesce ad essere particolarmente pericoloso, peccato perché la sua presenza in campo è comunque importante.

    Palacio 6.5: prende un palo a fine primo tempo e svaria sul fronte d’attacco cercando di mettere gli altri nelle condizioni di poter segnare. Sa quello che fa.   
    (dall’84’ Di Francesco: s.v.).


    All. Donadoni 6.5: mette in campo quella che sulla carta sembrava essere la formazione migliore possibile e non sbaglia. Il Bologna torna alla vittoria e lui può sorridere.

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