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  • Bologna, Mihajlovic: 'Gli esterni si diano una sveglia. La squalifica? Avevano la coscienza sporca...'

    Bologna, Mihajlovic: 'Gli esterni si diano una sveglia. La squalifica? Avevano la coscienza sporca...'

    Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, presenta in conferenza stampa la trasferta di Empoli: "Senza l'allenatore si va con il pilota automatico? Purtroppo sono abituati, quindi non dovrebbe essere una novità per loro. Peraltro, oggi è il compleanno del presidente e vorrei fargli gli auguri. Lasciando i suoi parenti in Canada e venendo qua per la partita ha dimostrato ancora una volta quanto tiene al Bologna e domani vogliamo fargli un regalo".

    QUAL E' IL VERO BOLOGNA - "Penso che abbiamo un'identità ben precisa, come allenatore non guardo solo ai risultati: il Bologna oggi ha 8 punti, ma se tutto fosse andato come doveva andare ne avremmo avuti 10. Sicuramente quelli sono stati due punti persi, e se ne perderanno ancora, ma spero per colpa nostra e non per colpa degli altri. Ho visto i miei giocatori nel dopo partita col Genoa... Spero che domani mettano in campo quella rabbia. A Milano avevamo fatto un brutto risultato e nonostante quello col Genoa abbiamo fatto una buona prestazione. Tutti possono vincere o perdere con tutti, per me l'importante è che la squadra vada in campo con la massima concentrazione e intensità. Spero che loro mettano in campo una reazione propositiva, non come quella che ho avuto io dopo l'espulsione... Che sarebbe stata da tre mesi di carcere, ma si sono limitati a una giornata perché hanno la coscienza sporca. Ma sottolineo che prima dell'espulsione io avevo fatto notare delle cose e mi sarei meritato un'ammonizione, non un'espulsione. Poi quando vedo un'ingiustizia, come quel rosso, non ragiono più".

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    DIFESA - "La nostra fase difensiva è stata buona, avevamo perso due palle in uscita da cui sono nati gli unici pericoli. Siamo in un momento dove a ogni minimo sbaglio subiamo gol. Miglioriamo, però, giornata per giornata e questo lo vedo dai dati post-partita. Poi dobbiamo migliorare anche la fase offensiva: finora i nostri attaccanti esterni hanno reso poco, li cambio spesso proprio perché li voglio freschi, ma se gioco in modo offensivo voglio i gol, perché altrimenti il gioco non vale la candela. Dobbiamo essere più determinati".

    SOUMAORO - "Si sta allenando bene, deve interagire con i compagni e per ora non lo fa. L'anno scorso ci ha dato una grossa mano, ma per come difendiamo quest'anno è importantissimo che ci sia comunicazione e io devo essere sicurissimo che lui capisca quello che dico. Quando stavo all'Inter, arrivò Samuel dal Real Madrid. Lui difendeva a zona, noi a uomo e finché non ha capito bene le cose, faceva l'esatto contrario del resto della squadra. Allo stesso modo, Soumaoro deve capire il meccanismo difensivo che vogliamo mettere in campo. Per ora capisce meglio Theate di lui".

    ESTERNI POCO PUNGENTI - "Credo sia solo questione di tempo, devo insistere su questa cosa. In squadra ho cinque esterni e se decido di farne a meno mi mancano cinque giocatori. Sono loro che devono darsi una sveglia per essere più determinati. Io tutte le partite li cambio perché voglio tenerli tutti sulla corda. L'atteggiamento è giusto, ma devono essere più decisivi".

    BONIFAZI - "Lui deve migliorare nella concentrazione, il suo pregio e il suo difetto è il suo carattere: si fida molto delle sue qualità fisiche, poi magari si va a imbrogliare da solo. Deve giocare più semplice, rischiare meno. A me Bonifazi piace molto, usa bene entrambi i piedi, ha personalità, poi ogni tanto fa una cazzata. Deve migliorarsi sotto questo aspetto".

    SCHOUTEN E DOMINGUEZ - "Sono due giocatori diversi, ma entrambi fanno bene quel ruolo. Da Nico non mi aspettavo si adattasse così bene, ma sapevo che poteva farlo. Se non si fosse fatto male Schouten, col Verona lui sarebbe andato in panchina visto che era tornato da un viaggio lungo, poi per necessità gli ho chiesto disponibilità, me l'ha data, e sta facendo benissimo. Quando ritornerà Schouten vedremo come starà: lui deve stare bene di testa. E' bello avere più giocatori che ti danno certe garanzie. Da tre-quattro settimane se devo cambiare un centrocampista devo adattare Vignato o Medel, ma l'importante è che tutti in campo diano il massimo".

    MIX GIOVANI-ESPERTI - "Il nostro lavoro non è da tutti. Dobbiamo pensare che sono situazioni che fanno parte del nostro viaggio. I ragazzi hanno avuto un buon equilibrio mentale, altrimenti non avrebbero potuto fare quella partita col Genoa. I giocatori esperti sono importanti, ti fanno ragionare di più e ti aiutano a gestire meglio certe situazioni, mentre i giovani danno quella spensieratezza che serve".

     
     

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