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  • Bolognamania: Marco Di Vaio, l'uomo in più

    Bolognamania: Marco Di Vaio, l'uomo in più

    Ha abbracciato Bologna ormai sette anni fa, giurando eterno amore a quella squadra che l'aveva fatto tornare fra i grandi del nostro calcio dopo diverse stagioni tormentate. Ha giurato eterno amore e l'ha dimostrato coi fatti, prima con i gol e poi con la promessa di tornare sotto le Due Torri una volta terminata l'ultima esperienza da giocatore in Canada.

    Marco Di Vaio, 39 anni compiuti mercoledì scorso, non solo è tornato a Bologna ma è stato il tassello fondamentale grazie al quale una società sull'orlo del fallimento ha trovato una nuova proprietà forte e con la voglia di investire in una città che ha bisogno più che mai di sentirsi viva. E' stato infatti l'ex capitano rossoblù a convincere il chairman del Bologna (e presidente del Montreal Impact, ndr) Joey Saputo a dare nuova linfa al club rossoblù, è stato lui a fare da collante, a dare garanzie, a fargli credere nel progetto.

    Saputo conosceva bene Di Vaio come giocatore e per quello l'aveva voluto a Montreal, ma il legame fra i due si è consolidato di giorno in giorno, tanto da trasformare l'ex giocatore, una volta terminata la carriera, in un suo uomo di fiducia. Per il bene del Bologna e di Bologna, i consigli di Di Vaio si sono trasformati in azioni da parte di Saputo, che ha così deciso di prendere il comando del club.

    Una volta insediata la nuova società, Marco Di Vaio è divenuto club manager con il compito di affiancare squadra e allenatore in tutto il percorso che ha portato alla Serie A. Ha tolto gli scarpini e indossato la giacca ma la sua presenza e le sue parole sono state fondamentali come quando, la domenica pomeriggio, scendeva in campo con la maglia del Bologna.

    Ora per Di Vaio comincia una nuova stagione totalmente da dirigente ma in ritiro a Castelrotto, durante l'allenamento della mattina, è facile vederlo correre insieme alla squadra. A guardarlo sembra di tornare indietro nel tempo, a quelle stagioni in cui ha salvato il Bologna a suon di gol, tanto che mentre si allena il suo sorriso è sempre lo stesso, quello di uno che vive per il calcio.

    In passato, nel corso di una conferenza stampa, l'aveva confessato: "Ogni tanto, quando guardo le partite in panchina mi viene voglia di slacciarmi la cravatta e correre in campo". Ciò non sarà più possibile, ma saperlo dentro al Bologna è una garanzia per ogni tifoso, un piacere per l'ambiente che non dimenticherà mai quello che ha fatto il suo indimenticabile capitano. 
     

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