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  • Bolognamania: non siamo più abituati a non soffrire

    Bolognamania: non siamo più abituati a non soffrire

    Un palo, una traversa e un rigore negato: ci si è messa di mezzo anche la sfortuna ma la gara contro il Carpi ha rappresentato per il Bologna il terzo 0-0 consecutivo, un’altra partita senza riuscire a concludere le diverse occasioni avute e con una prestazione poco più che modesta da parte del reparto avanzato.

    Nonostante questo, non si può dire che i rossoblù non abbiano provato a vincere questa gara, lo dimostra soprattutto l’ultima mezz’ora e forse quello che è mancato è stato semplicemente un pizzico di cinismo in più, così come confermato da Donadoni nel post-partita. La squadra è già sazia perché ha raggiunto il suo obiettivo? Mancano gli stimoli? Guardando al percorso che ha fatto il mister rossoblù in questi mesi, alla sua carriera e alla mentalità che ha indotto alla squadra è impossibile pensare che il Bologna si assesterà sugli allori in attesa della fine del campionato.


    Una squadra abituata a vincere o perdere ha cominciato a pareggiare e c’è chi si preoccupa di questo, non pensando alla maniera disastrosa in cui è partita la stagione e alla rimonta straordinaria che questo gruppo ha fatto, spendendo tantissime energie sia dal punto fisico che mentale. Si parla di Europa da settimane ma il Bologna, a quota 36 punti, ha bisogno di tempo e tranquillità per crescere sempre di più e raggiungere un traguardo di questo calibro.

    Certo, rimane un po’ l’amaro in bocca per non essere riusciti a vincere contro un Carpi che sta lottando per non retrocedere ma la gara di oggi può servire da lezione per ritrovare un po’ di cattiveria in più. Un grande applauso va al reparto difensivo, soprattutto alla coppia Maietta-Gastaldello che ad oggi può essere invidiabile da qualsiasi squadra della parte sinistra della classifica. La difesa non prende gol da 391 minuti e loro due, insieme, stanno dando vita ad una solidità che da tempo non si vedeva a Bologna.

    Sabato prossimo si incontra l’Inter a San Siro, gara che andrà vissuta con la massima intensità cercando di tornare a casa con il bottino pieno e il morale alto. Negli ultimi anni siamo stati abituati a lottare fino all'ultimo, quest'anno la salvezza è già praticamente in tasca e tutto quello che verrà sarà qualcosa in più di cui essere fieri.


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