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  • Vecino e Borja Valero, all'Inter in totale simbiosi: da intoccabili a riserve di lusso

    Vecino e Borja Valero, all'Inter in totale simbiosi: da intoccabili a riserve di lusso

    • Alessandro Cosattini
    Sono arrivati insieme in estate dalla Fiorentina, sono diventati stabilmente titolari dell’Inter per gran parte della stagione e da qualche giornata ormai hanno perso il posto da titolare, entrambi. Chi sono? Borja Valero e Matias Vecino. I due ex viola nelle ultime tre partite non sono mai scesi in campo dall’inizio. E l’Inter in queste gare ha ottenuto 7 punti, frutto di un pareggio col Napoli (0-0) e due vittorie con Sampdoria (0-5) e Verona (3-0). Borja Valero non gioca addirittura da quattro partite, perché col Benevento era in panchina per un acciacco muscolare. Quel giorno Vecino era invece titolare, per l’ultima volta ad oggi. E in vista del derby Luciano Spalletti non ha alcuna intenzione di cambiare la propria cerniera di centrocampo: pronti Marcelo Brozovic e Roberto Gagliardini, con Rafinha sulla trequarti. Un’altra panchina aspetta l’ex blocco viola Borja-Vecino.

    ESCLUSI ECCELLENTI - Borja Valero fino al Benevento era sempre partito titolare. Sostituito sì da Luciano Spalletti, ma a gara in corso, mai dall’inizio. Leggermente diversa la storia per Matias Vecino, che era partito in panchina alla terza e alla quarta di campionato contro Spal e Crotone. Prima e dopo l’uruguaiano ex Fiorentina ha sempre giocato da titolare. Poi la crisi invernale dell’Inter, fino al 2-1 contro il Bologna. Nel mentre, le numerose prove tattiche di Luciano Spalletti, in allenamento. Fino alla gara della svolta, quella col Napoli. Dal big match contro la squadra di Maurizio Sarri in poi, davanti alla difesa hanno sempre giocato dall’inizio Roberto Gagliardini e Marcelo Brozovic, lasciando solo le briciole ai due ex viola. 12’ minuti con la Sampdoria per Vecino, zero nelle partite con Napoli e Verona. 11’ col Napoli, 10’ con la Sampdoria e 15’ nell’ultima contro l’Hellas, invece, per Borja. Da titolari inamovibili a riserve di lusso, il passo è breve. 

    I CAMBIAMENTI - L’Inter è sbocciata quando Brozovic ha sostituito Vecino in fase di costruzione della manovra e quando Rafinha ha preso il posto di Borja Valero sulla trequarti. Ce n'è voluta, ma alla fine Spalletti ha trovato la quadratura. "Ci ho messo un po' troppo a capire che quello era il ruolo in cui Brozovic poteva esserci utilissimo", ha ammesso Spalletti dopo la sfida col Verona, facendo mea-culpa. L’allenatore nerazzurro ora sa di poter contare su un regista di qualità all'inizio dell’azione, che abbina un piede fino in fase di impostazione a una sorprendente mobilità. Il croato, infatti, è sempre tra quelli che corrono di più durante le partite. Evidentissima anche la differenza tra Rafinha e Borja Valero. Il figlio di Mazinho ha faticato inizialmente e si sapeva, perché arrivava da nove mesi di inattività, e tuttora non è al top della condizione. Ma giocando prima scampoli di partita, poi con un minutaggio sempre maggiore, infine arrivando agli 80' giocati contro la Sampdoria e i 75' contro il Verona, il giocatore arrivato in prestito dal Barcellona è entrato sempre più nel cuore della squadra. Variazioni di ritmo, cambio passo e abilità tecnica nell'uscire dalle complicate situazioni della trequarti campo hanno ridato vigore e imprevedibilità agli attacchi dell'Inter, tornata a segnare con grande frequenza. La qualità che Spalletti aveva invocato dopo Inter-Napoli è finalmente arrivata.

    @AleCosattini

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