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  • Brasile-Germania, il derby del mondo questa volta vale la medaglia d'oro

    Brasile-Germania, il derby del mondo questa volta vale la medaglia d'oro

    • Antonio Martines
    Brasile–Germania è il vero derby del mondo, ma lo capiremo tutti solo sabato sera, quando le due corazzate del calcio mondiale – seppur in versione olimpica – si affronteranno in una finale che per i brasiliani rappresenterà più una vendetta che una rivincita e per i tedeschi invece sarà solo l'ennesima occasione per dimostrare ciò che da sempre credono di essere in cuor loro: ovvero i migliori. Si affronteranno le due nazionali con il palmares più pesante, i brasiliani dall'alto delle loro 5 stelle mondiali, non hanno mai saltato una partecipazione alla coppa del mondo (20 su 20), mentre i tedeschi sono quelli che per ben 8 volte su 18 sono arrivati in finale (record assoluto) ma poi alla fine hanno trionfato solo la metà delle volte. 

    Sorprende poi non poco scoprire che queste due corazzate non si sono mai affrontate per tutto il ventesimo secolo in una manifestazione ufficiale. Il primo vero scontro infatti, avviene solo nel terzo millennio, e non poteva essere che in una finale di coppa del mondo; nello specifico quella del 2002 che vide il super Brasile di Ronaldo e compagni trionfare per 2-0 contro una Germania povera di tasso tecnico e fantasia che aveva come suo condottiero un Oliver Khan agli sgoccioli della carriera. Poi la seconda volta è stata due anni fa e sappiamo tutti come è andata a finire. Un cappotto per 1-7 che ha distrutto probabilmente per sempre ogni certezza dei brasiliani, facendo perdere a molti la convinzione che fossero loro il paese del calcio. Viene da pensare che si siano affrontate sempre nel momento peggiore dell'una o dell'altra, e dispiace non aver potuto assistere ad uno scontro tra il Brasile di Pelè e la Germania di Beckenbauer negli anni '60 e '70 oppure tra il Brasile di Zico e la Germania di Rummenigge negli anni '80 (con l'eccezione del 4-1 brasiliano al Mundialito 1981). 

    Brasile e Germania sono due espressioni calcistiche totalmente agli antipodi dal punto di vista tecnico, tattico e stilistico, eppure entrambe accomunate dalla caratteristica storica del voler schiacciare – se non addirittura annientare – l'avversario. La differenza risiede tutta nel modo, i brasiliani hanno sempre cercato la via dello spettacolo e dei colpi raffinatissimi, i tedeschi invece quella della potenza fisica e della solidità tattica. Due visioni del calcio che comunque hanno prodotto tantissimo nella storia di questo sport. Ma negli ultimi anni il Brasile ha raccolto poco rispetto alla sua grande tradizione, l'ultimo trionfo risale alla Confederations Cup del 2013, poi bisogna risalire addirittura al 2007 per vedere una Copa America e infine l'ultimo mondiale è di ben 14 anni fa, un'eternità per la nazionale del Futebol Bailado. 

    Del resto i tempi sono cambiati e il calcio ha preso una via decisamente europea, infatti non era mai accaduto prima che ben 3 mondiali di fila fossero vinti dall'Europa (Italia-Spagna-Germania) un trittico di vittorie che ha sancito il definitivo sorpasso del calcio del vecchio continente rispetto a quello sudamericano nel computo totale dei mondiali vinti (11-9); un sorpasso che però non può assolutamente essere sopportato dai brasiliani, soprattutto dopo la catastrofe subita in casa due anni fa. Ecco perché la partita di sabato rappresenta molto di più di una semplice finale valida per le Olimpiadi. Il Brasile sputerà sangue per conquistare il suo primo oro olimpico ma soprattutto vorrà farlo nell'unico modo che ha sempre amato, quello dello spettacolo fine a se stesso e dei colpi a effetto. Ci riuscirà? Probabilmente si, ma la Mannschaft allenata dalla vecchia gloria Hrubesch venderà cara la pelle come sempre. Di sicuro assisteremo ad una partita vibrante e ricca di emozioni con la speranza di poter vedere finalmente un incontro alla pari. 

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