Doveva essere la partita di Messi e Ibrahimovic, è stata la serata di Antonini e Bonera, autentici pilastri di un bel Milan che a San Siro ha scoperto come il Barcellona non sia così invincibile quanto sembra.

E' stata una bella notte per chi ama il calcio: avversarie di livello altissimo,confronto piacevole e combattuto, pubblico eccezionale, fair play e correttezza da ambo le parti. Lo scandalo risiede ancora una volta nell'indecente terreno di gioco di uno degli stadi più famosi del mondo, dal mondiale Novanta rizollato centinaia di volte e centinaia di volte abortito o in un campo di patate o in una pista di pattinaggio. Ma possibile che Inter, Milan, Comune di Milano o chi accidenti è responsabile della gestione non riesca a trovare una soluzione?

Lo 0-0 è un buon risultato in vista di martedì al Camp Nou e, dopo i primi novanta minuti della sfida, ci sono fondate ragioni per pensare che nulla sia impossibile anche in Catalogna. Tant'è vero che l'analisi post partita di Guardiola è stata tanto corretta quanto lucida e il tecnico blaugrana non si è nascosto le insidie della gara di ritorno perchè i rossoneri avranno a disposizione due risultati su tre: il pareggio con gol e la vittoria.

Il Milan può recriminare sulle occasioni sprecate da Robinho e Ibrahimovic nel primo tempo. Ma bloccare il Barça impedendogli di segnare, partendo con Boateng, Robinnho e Nesta acciaccati e un battaglione di indisponibili ale spalle, rimane pur sempre un'impresa.

Berlusconi, alla fine ha elogiato il Barcellona e ha avvertito di avere qualche appunto da muovere ad Allegri. Conoscendo la passione del presidente per il calcio d'attacco è presumibile che rimproveri  un eccesso di prudenza al proprio tecnico. Qui, però, si tratta di essere realisti: per quello che poteva essere la gara d'andata, va bene così. Martedì sarà tutta un'altra storia. Ma il Milan ci crede e fa bene.

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com