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  • Il Brescia e Lucio Dalla:| Vittoria con dedica

    Il Brescia e Lucio Dalla:| Vittoria con dedica

    • F.P.

    L'altoparlante dello stadio 'Barbetti' all'inizio diffonde le note di 'Attenti al lupo', uno dei successi di Lucio Dalla. Per anni è stato l'inno del Gubbio e ieri sera, a un giorno dall'estremo saluto al cantante morto a Montreux nei giorni scorsi, 'amore mio non devi stare in pena / questa vita è una catena / qualche volta fa un po' male' aveva il sapore amarognolo dell'omaggio. E l'omaggio al grande Lucio Dalla, 69 anni e un giorno dopo il 4/3/1943, la data di nascita diventata il primo grande classico dell'artista bolognese, arriva dai vertici e dal cuore del Brescia. È Gigi Maifredi, negli spogliatoi, ad annunciarlo: 'Io e il presidente Corioni, che ho sentito appena finita la partita, intendiamo dedicare questa vittoria a Lucio Dalla', dice il consulente tecnico biancazzurro, che con il suo Bologna (lui allenatore, Corioni presidente) dall'87 al '90 fece sognare non solo un tifoso rossoblù illustre e appassionato come Lucio Dalla ma una piazza che una volta 'tremare il mondo faceva'. 'A Bologna, con Lucio, abbiamo vissuto momenti indimenticabili. A me e al presidente Dalla era affezionato e noi a lui. E Lucio si informava costantemente anche del Brescia: gli faceva piacere che un ex presidente e un ex allenatore del suo Bologna ottenessero risultati anche con un'altra squadra'.

    'Guarda come son tranquilla io / anche se attraverso il bosco / con l'aiuto del buon Dio /stando sempre attenta al lupo'. Attenti al lupo? La verità è che a Gubbio hanno riconosciuto che la Leonessa è più forte: stampa, tifosi, dirigenti umbri. Nessun coro tipo 'ladri' e del resto il Brescia ha dato lezione di tattica 'in quel prato piccolo così /con un gran rumore di cicale / e un profumo dolce e piccolo così'. È il profumo inebriante della zona promozione, un profumo che Maifredi dice 'di sentire forte. Ma dobbiamo sentirlo solo io e il presidente. Calori no, i giocatori nemmeno: devono continuare così'. Devono continuare con il solito ritornello, che non ha la poesia di una canzone di Lucio Dalla, ma recita così: 'Prima raggiungiamo i 50 punti, poi inizieremo a pensare ai play-off'. Il primo a intonare la canzoncina è Omar El Kaddouri: 'Giochiamo da squadra, ragioniamo da squadra. Siamo solidi, compatti e anche belli'. Già, ma a 45 punti, con il sesto posto a -3, una serie utile di 10 partite e gli avversari che non segnano più, non si può intonare qualcosa d'altro? Una variazione, e non da poco, El Kaddouri la annuncia: 'Ho fatto richiesta del cambio di nazionalità. Voglio giocare con il Marocco, anche se di recente ho debuttato nell'under 21 del Belgio. Ho scelto le origini'. Chissà, forse Lucio Dalla su questa storia ci avrebbe fatto un altro capolavoro...

    (Bresciaoggi)

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