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  • Bresciamania: Cellino, Grosso e Balotelli...quanti problemi da risolvere

    Bresciamania: Cellino, Grosso e Balotelli...quanti problemi da risolvere

    • Fabio Pettenò
    Il giorno dopo la disfatta con il Torino la Brescia calcistica si è risvegliata con una sola domanda in testa: perché l’esonero di Corini per far posto a Grosso? Le pagine social sono inondate di rabbia, indignazione e frustrazione per un ko pesantissimo da digerire. Da un anno e mezzo a questa parte è la sconfitta più umiliante che il Brescia abbia subito. Qualcosa d’inconcepibile, inspiegabile! Ma le cause del male del Brescia (1 punto nelle ultime 7 partite) sono da condividere e distribuire. 

    CELLINO – Che il rapporto con Eugenio Corini fosse logoro da tempo era risaputo. A confermarlo è stato lo stesso presidente del Brescia. Già questa estate il tira e molla del rinnovo contrattuale dell’ormai ex tecnico era un chiaro segnale che le parti non avevano più unità d’intenti. Eugenio Corini è stato lasciato solo in un mare d'incertezze legate al salto di categoria e ad una rosa non omogenea. E allora perché proseguire? Perché non interrompere prima l’idillio d’amore che ha riportato il Brescia in Serie A? L’amaro epilogo dell’esonero era solo un passo attesoche puntualmente è arrivato distruggendo parte di quelle (poche) certezze costruite con fatica dal tecnico bresciano.

    GROSSOL’esonero di Corini da un certo punto di vista può anche starci, seppur le attenuanti di una sua conferma c’erano tutte: squadra viva, gruppo dalla parte dell’allenatore e tifoseria al fianco di tecnico e giocatori. Togliere dallo scacchiere Corini è stata una mossa azzardata da parte di Massimo Cellino. Si sono perse certezze, idee e soprattutto spirito d’appartenenza. La prestazione disastrosa con il Torino è figlia di queste mancanze. A condannare Corini sono stati anche i numeri. Ma se proprio vuoi dare la scossa all’ambiente non prendi Fabio Grosso! Non un tecnico, con tutto il rispetto, giovane e debuttate in Serie A. Con un allenatore esonerato dall’Hellas Verona in Serie B perché stava fallendo l’obiettivo promozione. Se vuoi cacciare Corini devi scegliere un allenatore esperto, un "mago" della salvezza.

    BALOTELLI – Guardiamo in faccia alla realtà: Super Mario sta diventando uno dei problema del Brescia. Quello che in molti non di auspicavano si sta rivelando verità. Balotelli è un boomerang per la squadra di Cellino. Non solo gli atteggiamenti criticati a più riprese da tifosi e addetti ai lavori, a bocciarlo sono anche i numeri: con lui in campo il Brescia non ha mai vinto, due gol in sei gare disputate, il gioco divenuto meno incisivo e più prevedibile. Il bonus d’inizio stagione con l’euforia del suo arrivo sta per finire. Contro il Torino sono arrivati i primi fischi ed un cambio dopo 45’ che sa di clamorosa bocciatura. Da parte del calciatore serve qualcosa di più: un cambio di marcia dall’essere un problema a diventare la soluzione agli stessi.

    Per uscire dalla crisi ogni elemento in questione deve fare e farsi un esame di coscienza altrimenti la strada per la salvezza sarà sempre più ardua e difficile.
     

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