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  • Bresciamania: In attesa degli eventi si programma il futuro

    Bresciamania: In attesa degli eventi si programma il futuro

    • Fabio Pettenò
    Nonostante le dichiarazioni di facciata il Brescia prepara la ripresa degli allenamenti. Quasi tutti i giocatori sono tornati in città pronti a rispondere alla chiamata della società per far partire la “Fase 2” anche del calcio. All’appello mancherebbero solo in tre, tutti stranieri: si tratterebbe di Nicholas Spalek, Ales Mateju e Jaromir Zmrhal. Nonostante ciò Massimo Cellino non s’è perso d’animo. Nemmeno la paura del virus (sconfitto) ha scalfito e affievolito il pensiero del patron del Brescia verso l’annullamento della stagione. Su due percorsi paralleli viaggiano le idee del numero uno bresciano: da una parte portare fino in fondo la battaglia per non giocare, dall’altra prepararsi comunque alla ripresa della stagione ragionando sul futuro. Un conflitto al quale Cellino non si è ancora abituato, sul quale è dibattuto anche se alla fine prevarrà la ragione all’impulso. Dopo l’esposizione mediatica dell’ultimo mese con attacchi diretti o indiretti ai poteri del calcio e a vari colleghi (vedi Lotito) l’imprenditore cagliaritano ha deciso di fare un passo indietro e osservare l’evolversi della situazione.

    La verità è che Massimo Cellino considera ormai persa la stagione. Per sua stessa ammissione il presidente del Brescia ha sottolineato gli errori di valutazione additando ed imputando ad un allenatore e giocatore (Corini e Balotelli) il vero fallimento stagionale. Un Brescia a chiudere ultimo in classifica con 16 miseri punti prima del lockdown ed ora, se si tornasse a giocare, chiamato ad una missione impossibile: quella di tentare la scalata alla salvezza. Massimo Cellino è evidentemente rassegnato all’idea di tornare in Serie B e per questo valuta attentamente le mosse da fare nel calcio così come in tema di mercato.

    Una preoccupazione minima per Cellino considerati i conti del proprio club, uno dei pochi a potersi vantare di non essere in rosso. Scendendo di categoria il Brescia si garantirebbe inoltre il paracadute al quale andrebbero ad aggiungersi gli eventuali milioni di euro per la cessione dei migliori giocatori della rosa con Joronen, Cistana e Tonali su tutti. Questo garantirebbe al presidente dei lombardi una pianificazione del futuro senza patemi d’animo, l’allestimento di un organico all'altezza di una pronta risalita in Serie A ma soprattutto con la consapevolezza di una stabilità economica oggi giorno invidiabile.  
     

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